UDINE Sono numerose in Fvg stando ai dati 24mila e svolgono un lavoro invisibile. Sono le cargiver, donne over 65 che si occupano di un familiare del tutto o parzialmente non...
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È quanto chiedono le donne dello Spi (Sindacato pensionati) e della Cgil, rivendicando l'esigenza di una legge regionale specifica. A lanciare l'appello Daniela Vivarelli, del coordinamento donne Spi-Cgil, e Gianna Belle, dello Spi regionale, in occasione del convegno L'altra metà del cielo over 65, donne che si occupano e si preoccupano. Donne, spesso nonne, che mettono a disposizione non solo il proprio tempo ma a volte anche la pensione per aiutare la famiglia, i figli e i nipoti e, va precisato, il gap esistente tra il reddito pensionistico maschile e quello femminile in regione è enorme: 23mila euro all'anno per gli uomini contro 16mila per le donne.
Dietro alla richiesta dello Spi la crescita della popolazione anziana, con una percentuale che supera il 26% e sfiora il 29% tra le donne, che lamentando di dover curare membri della famiglia in modo quasi obbligatorio e automatico perché il lavoro di cura è donna e il modello di riferimento della donna anziana oggi è quello di referente di qualsiasi domanda di cura e assistenza. Questo determina aspettative precise da parte di familiari anziani e nipoti, aspettative che intrappolano la donna e creando forti disagi perché ad un certo punto non ce la fanno più né fisicamente né psicologicamente.
È per loro che i sindacati chiedono attenzione alle istituzioni anche perché in futuro ci saranno sempre più anziani e sempre più soli, tant'è che in Fvg il numero medio di componenti delle famiglie è tra i più bassi d'Italia, in particolare nelle aree di Trieste e Gorizia, le più interessate dall'invecchiamento demografico. Da assistenti, insomma, le caregiver diventeranno assistite e servono gli strumenti per affrontare questo cambio di ruolo sociale, in realtà già avviato. Basti pensare che il 51,6% delle casalinghe in regione dichiara di avere una o più malattie croniche.
Ecco allora che le donne caregiver chiedono di poter accedere a un'informazione completa, ma semplice e accessibile su tutti i servizi esistenti sul proprio territorio e sui percorsi da seguire secondo le situazioni o problematiche; chiedono una mappa per potersi orientare nel sistema socio-assistenziale territoriale e un case manager che prenda in carico le pratiche burocratiche e nuove competenze per gli operatori sociali.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino