ANTINFLUENZALE ROVIGO «Sarà un'influenza aggressiva e ad avere la peggio

ANTINFLUENZALE ROVIGO «Sarà un'influenza aggressiva e ad avere la peggio
ANTINFLUENZALEROVIGO «Sarà un'influenza aggressiva e ad avere la peggio saranno bambini e anziani». Con queste parole il numero uno dell'Ulss 5 Antonio Compostella, ieri...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANTINFLUENZALE
ROVIGO «Sarà un'influenza aggressiva e ad avere la peggio saranno bambini e anziani». Con queste parole il numero uno dell'Ulss 5 Antonio Compostella, ieri mattina, ha dato il via alla campagna di vaccinazione antinfluenzale 2019-2020. Il virus infatti esploderà dalla settimana prossima, quando le temperature scenderanno a picco. Il boom dei contagi è però previsto tra fine novembre e il periodo natalizio.

LE DOSI
La Regione ha messo a disposizione per l'azienda sanitaria polesana 55mila dosi di vaccino al fine di garantire una copertura capillare non solo agli over 65, ma anche a tutti coloro, bambini compresi, a cui la vaccinazione può salvare la vita in quanto già debilitati da altre patologie croniche.
«Ogni anno l'influenza purtroppo continua a causare la morte in particolare di anziani e soggetti immunodepressi ha spiegato il numero uno dell'Ulss 5 - Nell'ultima stagione le morti in Polesine in seguito al virus influenzale sono state due, senza contare i circa 28 ricoveri. Ecco perché è essenziale vaccinarsi per evitare tragici epiloghi».
CATEGORIE A RISCHIO
Una raccomandazione diretta anche al personale sanitario e a tutti coloro che esercitano professioni di pubblica utilità, come forze dell'ordine, vigili del fuoco e personale delle case di riposo. Ma anche a chi è in contatto con persone che non possono vaccinarsi, ma la cui salute a è rischio. «I nuovi ceppi virali sono già presenti nel nostro paese, ma l'epidemia esploderà solo con il freddo conferma la responsabile del Servizio vaccinazioni dell'Ulss 5 Margherita Bellè - Si tratta di due nuove varianti dei virus H3N2 e H1N1 che, oltre ad avere una maggior capacità diffusiva, comportano sintomi più acuti e un più alto rischio di complicazioni: l'H1N1 nei bambini piccoli e l'H3N2 nei pazienti anziani e fragili. A questi si aggiungono due varianti già conosciute nelle precedenti stagioni, ossia i virus B/Colorado e A/Kansas».
LA COPERTURA
«Nella scorsa campagna vaccinale l'Ulss 5 Polesana ha eseguito circa 52 mila vaccinazioni fa sapere il direttore del Servizio Igiene e Prevenzione dell'Ulss 5 Giovanna Casale -, per una spesa pari a circa 600 mila euro, comprensiva della quota prevista per i medici di famiglia. La copertura vaccinale nella popolazione anziana, pari al 62%, è stata la più elevata di tutto il Veneto».
LA PREVENZIONE

In Polesine la campagna vaccinale partirà lunedì 11 novembre e verrà realizzata in collaborazione con i medici di medicina Generale e con i pediatri di libera scelta. «Quest'anno spiega il direttore del'Ulss Compostella, che ieri mattina in Cittadella si è sottoposto alla vaccinazione davanti alla stampa la novità è che il vaccino è offerto gratuitamente anche alle donne in gravidanza, oltre che ai soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza e coloro che hanno età pari o superiore ai 65 anni». Vaccino gratuito anche per bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale, individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti, familiari a contatto di soggetti ad alto rischio di complicanze, medici e personale sanitario, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori e personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani e, infine, ai donatori di sangue.
Roberta Merlin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino