Annamaria Testa, la creatività leggera che cambia il mondo

Annamaria Testa, la creatività leggera che cambia il mondo
(mr) Dopo aver firmato testi e slogan di alcune delle più riconoscibili campagne pubblicitarie italiane degli anni '80 (tra le quali il Passaparola di Perlana o La Gioconda di...

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(mr) Dopo aver firmato testi e slogan di alcune delle più riconoscibili campagne pubblicitarie italiane degli anni '80 (tra le quali il Passaparola di Perlana o La Gioconda di Ferrarelle) Annamaria Testa si è dedicata all'insegnamento universitario e in particolare di Teorie e tecniche della comunicazione creativa. Ieri ha presentato Il coltellino svizzero 70 strumenti per comunicare in un mondo che cambia (Garzanti) raccolta dei migliori post pubblicati sul suo blog Nuovo e utile, non ordinati in maniera cronologica, ma per argomento. «Il libro che avete in mano racconta Testa è utilizzabile esattamente come un coltellino svizzero: non vuole essere un manuale, ma ha l'ambizione di risultare utile pur risultando un oggetto tutto sommato modesto». Cosa vuole scardinare il coltellino della Testa? Innanzitutto i pregiudizi. Operazione facile a dirsi, ma più complicata da realizzarsi: «Dovremo imparare dai bambini sostiene la creativa milanese e imparare a fare e a farci delle domande, per aggiustare continuamente la nostra percezione del mondo. Tante volte neghiamo delle realtà evidenti perché ci sono scomode o non ci fanno piacere. E' questo il meccanismo che fa proliferare le cosiddette fake news, che talvolta ci condizionano anche se sappiamo essere palesemente false. D'altronde lavorano di solito sulle emozioni più potenti come il timore o la paura, per questo si diffondono molto più velocemente delle notizie reali e verificate, che non hanno questo elemento di novità od emozionale». Come reagire a questa situazione? «Il segreto è pensare in maniera creativa. Per me la creatività consiste nell'inserire elementi di novità, ma anche di utilità. E per far questo ci vuole anche una dose di leggerezza perché la cosa più innovativa del mondo presentata in maniera pedante e noiosa non risulta per niente utile».

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Il Gazzettino