Ancora un decesso e crescono i contagi

Ancora un decesso e crescono i contagi
I NUMERIPADOVA L'epidemia di Coronavirus si è portata via ottantadue padovani dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Accanto l'amara conta delle vittime, ieri è arrivato uno...

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I NUMERI
PADOVA L'epidemia di Coronavirus si è portata via ottantadue padovani dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Accanto l'amara conta delle vittime, ieri è arrivato uno spiraglio di luce. Dopo un susseguirsi di giornate nere, segnate da picchi di nove decessi ogni 24 ore, la catena sembra allentarsi. Ieri è stato registrato un solo decesso per Covid-19 in Azienda ospedaliera, ma non si tratta di una persona residente nella provincia di Padova. Al tempo stesso però torna a crescere il contagio in provincia, ieri sono risultati positivi al tampone 109 nuovi soggetti (dato da validare). Lunedì erano 54, domenica 83 mentre sabato 147. La curva, quindi, non è ancora stabile e risente dei risultati delle campagne di test effettuate sulla popolazione.

LA CURVA
Il dato è evidenziato negli ultimi bollettini di Azienda Zero, emessi ieri e lunedì sera. In totale i casi di Coronavirus in provincia di Padova sono 2.312. Suddividendo il dato, nel cluster di Vo' rimangono gli 85 casi confermati da quattro giorni. Nel resto del capoluogo invece si contano 2.227 casi complessivi. Ad oggi risultano positivi al virus 2.026 padovani. Altro dato fornito da Azienda Zero è il numero di negativizzati virologici, ovvero di pazienti guariti, che arriva a 122. Il totale dei casi di Covid-19 in Veneto arriva a 9.374. Tornando alla provincia di Padova sono in isolamento domiciliare 3.291 soggetti. Si tratta di 241 persone in meno rispetto alla scorsa rilevazione. Il numero include coloro che sono positivi al tampone e coloro che sono contatti di casi confermati.
IN OSPEDALE
La situazione nelle strutture ospedaliere è a macchia di leopardo. In Azienda ospedaliera sono occupati 114 posti letto in area non critica, quindi uno in meno rispetto l'altra sera. Rimane invariato il numero dei pazienti gravi in terapia intensiva, sono intubati 32 soggetti positivi. Continuano a salire i dimessi, dal 21 febbraio sono 133 (+8). I decessi sono ventidue, uno in più. Spostando l'attenzione alle strutture ospedaliere dell'Ulss 6 Euganea, si assiste ad una lieve crescita dei ricoveri all'ospedale di Schiavonia centro Covid 19. In reparto in area non critica si contano 126 degenze, una in più rispetto l'altra sera. In Terapia intensiva sono occupati 25 letti, uno in più. Nell'ospedale della Bassa i decessi rimangono stabili a quota 36 e i dimessi salgono a 80 (+9). All'ospedale di Cittadella risultano in carico alla rianimazione sei pazienti totali, uno in più rispetto al bollettino di lunedì sera. Sempre nella struttura della città murata rimangono stabili i cinque dimessi e i due decessi. All'ospedale di Camposampiero rimane invariato il numero di pazienti in area non critica, ovvero dieci. Altrettanto stabili i dati relativi ai cinque dimessi e ai tre decessi. Nuovo focus sulla Casa di cura convenzionata Villa Maria di Padova, nell'edificio di via Melette si trovano sette pazienti in area non critica positivi al Coronavirus. Dall'inizio dell'emergenza sono stati dimessi cinque soggetti ed è stato registrato un unico decesso.

Intanto continuano le gare di solidarietà dedicate alla sanità e al mondo del volontariato impegnato nell'emergenza. Sono aperte le adesioni per la Smile Run, la corsa benefica che domenica 13 settembre colorerà di giallo le strade della città. Tutte le adesioni del mese di aprile saranno devolute alla Croce Verde di Padova, per contribuire alle spese sostenute in questi mesi di crisi. «Dal 21 febbraio sono stati oltre 200 i servizi legati al CoVid-19 che abbiamo svolto - afferma Andrea Franco, presidente Croce Verde Padova - Si tratta di trasporti a domicilio o nelle strutture di ricovero di pazienti positivi, ma anche interventi di emergenza 118. Ogni singolo servizio costa più di 50 euro solo considerando il materiale monouso che viene impiegato per la salute degli operatori e dei pazienti».
Elisa Fais
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino