Anche senza vincere, Gianluca Carli è riuscito ad entrare nella storia della

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Anche senza vincere, Gianluca Carli è riuscito ad entrare nella storia della motonautica. Con il terzo posto assoluto (su dodici barche partecipanti) ottenuto domenica nella...

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Anche senza vincere, Gianluca Carli è riuscito ad entrare nella storia della motonautica. Con il terzo posto assoluto (su dodici barche partecipanti) ottenuto domenica nella seconda manche della gara di Cariati, in Calabria, valida per il campionato italiano ed europeo di offshore classe 3000, il giovane talento lidense è il primo pilota ad essersi piazzato correndo in una gara ufficiale senza il copilota.

«A bordo del mio LarusMiani C90 - spiega - erano stati collocati pesi per un'ottantina di chili a simulare la presenza a bordo di una seconda persona. Quella di correre da solo è stata una deroga, utilizzabile per due gare, che è stata introdotta nel regolamento di quest'anno: prima di partire da Venezia, ho chiesto la conferma dell'ok per poter prendere il via senza copilota e, una volta che gli organizzatori me l'hanno comunicato, ho raggiunto la Calabria per gareggiare. E voglio dedicare questo risultato a Massimo Capoferri, un veterano dell'offshore che mi è stato particolarmente vicino in alcuni momenti non facili».
Se quella di Cariati è stata l'ultima gara della stagione per la categoria, si è trattata nel contempo appena dell'esordio per Carli.
«Eravamo giusti con i tempi di montaggio della barca, ma, purtroppo, ho avuto dei problemi col capo meccanico, che mi ha lasciato a metà del lavoro, costringendomi a completarlo in ritardo con altre persone».
Il lidense, comunque, non considera il 2015 un'annata buttata.
«Lo prendo come un anno di sviluppo, in cui ho seguito tutto il lavoro di preparazione della barca, che adesso inizia ad andare come voglio io».
Carli, allora, guarda già avanti.
«Tra un mese, parteciperò alla grande festa della Centomila del Lario, un grosso evento che si svolge a casa del mio sponsor. Quanto al futuro, penso proprio che cercherò di ripetere l'esperienza di correre da solo, modificando ed adattando ulteriormente la capsula. A Cariati l'ho fatto perché volevo assolutamente esordire per provare la barca, ma mi sono trovato davvero bene, mentre, in precedenza, tra mille problemi, non ero mai riuscito ad instaurare il rapporto giusto con i diversi copiloti che si sono alternati al mio fianco. Per il prossimo anno, dunque, punto a continuare in Classe 3000, facendo tutte le corse, comprese quelle del Mondiale. E stiamo valutando la possibilità di acquistare anche un'altra barca, per poter prendere così parte anche a prove di una categoria superiore».

Alberto Minazzi

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Il Gazzettino