Anche il Casinò era stato condannato a pagare 28 milioni

Anche il Casinò era stato condannato a pagare 28 milioni
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VENEZIA Le due sentenze con cui la Corte dei Conti ha condannato Veritas a pagare al Comune più di 47 milioni di euro per i canoni cimiteriali e di disinquinamento raccolti e mai versati tra il 2002 e il 2012, hanno rimandato la memoria ad un pronunciamento simile da parte dei giudici di Rialto che un mese fa avevano imposto al Casinò di pagare a Ca' Farsetti oltre 28 milioni di euro. In quel caso la sentenza si rivolgeva alla società che nel 2012 gestiva il Casinò di Venezia per conto del Comune, ovvero la

Casinò municipale di Venezia spa. Le somme da versare erano quelle relative agli incassi di luglio, agosto e settembre, il cui pagamento fu sospeso, su accordo con il Comune (azionista al 100%), per le difficoltà nelle quali versava la casa da gioco, in fase di ristrutturazione, e poi passata a Casinò di Venezia gioco spa. La convenzione in vigore all'epoca - spiegava la sentenza - obbligava la Cvm a versare gli incassi al Comune entro quattro mesi e, trattandosi di somme riscosse a titolo di tributi, quelle somme devono prendere la strada delle casse comunali. «Anche per il Casinò - sono state le parole dell'assessore al Bilancio, Michele Zuin - si tratta di conseguenze dovute alle scelte di precedenti amministrazioni che ora ci troviamo a gestire contemperando da un lato le sentenze e dall'altro la necessità di garantire l'attività». (n.mun.)
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Il Gazzettino