«Non è accettabile escludere i medici dal tavolo di lavoro previsto tra l'Azienda Ulss 6 Euganea e l'Azienda Ospedale per la cessione dell'Ospedale Sant'Antonio». A sostenerlo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Entro fine agosto le Direzioni Generali della Ulss 6 e dell'Azienda Ospedale-Università dovranno concordare un piano attuativo congiunto indicante tempi e modalità del passaggio dell'Ospedale Sant'Antonio, che dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2020.
«La norma - tuona Schipilliti - non impedisce che a questo tavolo possa essere inclusa una parte sindacale, a maggior ragione per tutelare la posizione e i diritti dei medici che si troveranno a cambiare datore di lavoro.
La persistenza di un minaccioso e burocratico silenzio istituzionale - attacca - sta lentamente e inesorabilmente insinuando un clima denso di preoccupazioni e incertezze fra gli operatori sanitari, danneggiando il benessere lavorativo di colleghi che fra varie perplessità sanno pochissimo sul proprio futuro».
Anaao Assomed ha inviato una richiesta formale anche alla Regione affinché «venga inclusa una parte sindacale della dirigenza medica nel tavolo di lavoro e vengano inoltre avviate le procedure contrattuali previste sulla mobilità del personale in relazione alla riorganizzazione dei servizi». (g.p.)
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino