Non solo Giancarlo Galan. La botta vera arriva da Renato Chisso. Il legale dell'ex assessore regionale alle Infrastrutture, l'avv. Antonio Forza, grazie al meccanismo delle...
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Ricostruiamo la storia nel dettaglio. «Oltre alla corresponsione di somme di denaro, Baita era solito utilizzare anche altri metodi per corrompere pubblici ufficiali e in particolare i politici Giancarlo Galan e Renato Chisso - ha raccontato la Minutillo ai magistrati - Uno dei metodi era quello di intestare le quote di società che avrebbero poi guadagnato ingenti somme dalla realizzazione dei project financing, a prestanome dei politici di riferimento. Ricordo che alcune delle quote di Adria infrastrutture intestate a me e alla società Pvp srl erano in realtà riconducibili rispettivamente a Chisso e Galan. Il mio 5 per cento in realtà era di Renato Chisso, mentre il 7 per cento della Pvp era di Galan». Non basta, Piergiorgio Baita conferma che a Galan e Chisso sono state riconosciute "utilità". Che cosa significa? «La più grossa che abbiamo riconosciuto all'assessore Chisso è la valutazione della quota di partecipazione ad Adria Infrastrutture di una società che si chiama Investimenti srl formalmente intestata a Claudia Minutillo, sostanzialmente riconducibile a Renato Chisso, che ha molto insistito e uso un eufemismo perchè liquidassimo questa quota non al valore di bilancio, ma al valore che la quota avrebbe avuto se i project fossero andati avanti». E cioè? «Due milioni di euro». Baita fa conto tondo, in realtà si tratta di 1 milione 750mila euro. Soldi che la Mantovani di Baita - il bonifico è fatto dal ragioniere della Mantovani, Nicolò Buson - versa a Investimenti srl che detiene la quota del 5 per cento di Adria Infrastrutture, la società di cui Claudia Minutillo è amministratore delegato. Questi soldi - nero su bianco - finiscono nel conto di Investimenti srl. La società viene messa in liquidazione il 31 dicembre 2011 e il liquidatore nella nota di bilancio certifica un debito della Minutillo verso la società. Di quanto? Di 1 milione 750mila euro. Insomma sarebbe la prova provata che i soldi sono stati incassati dalla Minutillo. Ma lei ha sempre detto che Investimenti non era sua, ma di Chisso. E allora perchè si sarebbe tenuta i soldi?
L'indagine difensiva dell'avv. Antonio Forza non si ferma qui perchè arriva ad indicare dove potrebbero essere finiti in parte questi soldi. Il 24 luglio 2007 infatti Claudia Minutillo compra un appartamento a Jesolo, uno degli appartamenti progettati dall'archistar Richard Meier. L'avv. Forza esibisce l'atto di compravendita per 380 mila euro. E l'arredamento interno? Non è Ikea. E' firmato da Meier. L'avv. Forza esibisce anche l'atto di compravendita - fine 2004 - di un rustico ad uso magazzino che poi diventa una sontuosa abitazione da 17 vani all'interno della barchessa della settecentesca Villa Volpi a Marocco, sul Terraglio che la Minutillo acquista per 215mila euro. Si favoleggia che anche in questo caso la barchessa non sia stata ristrutturata in economia e non risulta nemmeno che la mobilia sia stata comprata a rate. Ora, Claudia Minutillo è stata licenziata da Galan nel 2005. L'ex segretaria, disperata, va a piangere da Renato Chisso e le viene trovato un posticino. Dice Baita: «E' stata nominata amministratore delegato di Tethis, con una retribuzione sui 60-70 mila euro l'anno. Dopo un paio di mesi, mi fu fatto presente dal presidente Galan e dall'assessore Chisso dell'insoddisfazione della collocazione trovata alla dottoressa Minutillo». Baita le trova un posto in Adria Infrastrutture a 250mila euro netti l'anno.
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Il Gazzettino