Altre due persone a Padova e provincia sono morte per avere inalato la polvere di amianto, una terza è ridotta in gravissime condizioni. Nel registro degli indagati sono stati...
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A questo punto sono stati sentiti dalla Procura gli ex amministratori delegati delle due aziende ex Edilit e Sacelit, ma la maggior parte di loro è già deceduta. Per cui alla fine nel registro degli indagati ne sono stati iscritti soltanto due, quelli che sono rimasti in vita. Ora il pubblico ministero si appresta a chiederne il rinvio a giudizio. Secondo l'accusa le fabbriche e i loro rappresentanti sapevano i rischi alla salute che correvano i loro operai, ma non avrebbero fatto nulla per metterli in sicurezza. Avrebbero lasciato i loro dipendenti in balia per decenni della polvere di amianto sprigionata dalla lavorazione del cemento. L'arco temporale su cui si sono focalizzate le indagini è stato dalla fine degli anni '60 fino all'inizio degli anni '90. Nel 2005, l'allora direttore della Sacelit, patteggiò sei mesi per la morte di un operaio ucciso dall'amianto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino