AMBULATORIO SOLIDALE PORDENONE Circa quattrocento visite in due anni per l'ambulatorio

AMBULATORIO SOLIDALE PORDENONE Circa quattrocento visite in due anni per l'ambulatorio
AMBULATORIO SOLIDALEPORDENONE Circa quattrocento visite in due anni per l'ambulatorio medico solidale di via San Quirino. La struttura, inaugurata alla fine del 2017, ha...

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AMBULATORIO SOLIDALE
PORDENONE Circa quattrocento visite in due anni per l'ambulatorio medico solidale di via San Quirino. La struttura, inaugurata alla fine del 2017, ha effettuato infatti 94 visite nel corso del 2018 e altre 262 nei primi dieci mesi del 2019. E altrove si pensa a replicare l'iniziativa. Il progetto spiega la coordinatrice Raffaella Manias Campagnutta è nato circa due anni fa, dopo una lunga gestazione, alla luce della riflessione su un dato: in Italia, milioni di persone non si curano per motivi economici. La sua realizzazione è stata possibile grazie a una sinergia fra pubblico e privato, che ha visto protagonisti l'amministrazione comunale, la Fondazione Bcc, l'Associazione San Pietro apostolo che cura la parte organizzativa e l'Ordine dei medici. Si tratta di un bellissimo mosaico, in cui ogni tassello è complementare agli altri. L'obiettivo è quello di dare un servizio di visite specialistiche alle persone non capienti, quelle cioè con un Isee inferiore a 13mila euro.

I NUMERI
All'interno dell'ambulatorio operano 23 medici specialisti, per la maggior parte ex primari, oltre a segretarie e infermiere: un numero, quello degli specialisti, che è aumentato con ulteriori adesioni arrivate dopo l'avvio della struttura. E ora spiega la coordinatrice altri medici di altre province ci hanno contattato per poter realizzare un progetto simile al nostro. A confermarlo, il presidente dell'Ordine dei medici Guido Lucchini: Ci sono stati colleghi, lontani dalla nostra provincia, che avevano criticato l'iniziativa, ma ora stanno cominciando ad avvicinarsi. La suddivisione per specialità fotografa, per certi aspetti, la situazione della sanità locale: di fronte alle lunghe liste di attesa per le visite oculistiche, chi ha la possibilità di farlo spesso si rivolge al privato; analogamente, chi abbia necessità di una visita in tempi brevi ma non possa permetterselo viene indirizzato dal medico di famiglia alla struttura di via San Quirino. Ad aumentare il numero delle visite oculistiche è, inoltre, la disponibilità nell'ambulatorio di due specialisti. Da gennaio a ottobre del 2019 sono state dunque cento le visite oculistiche effettuate, seguite da 30 visite ginecologiche, 24 ortopediche, 19 dermatologiche, 16 nutrizionistiche, 14 cardiologiche, 13 psichiatriche, dodici pneumologiche e dieci psicologiche. Per quanto riguarda la distribuzione nel corso dell'anno, il numero delle prestazioni dei 23 specialisti è andata aumentando nel corso del tempo, attestandosi su una media di una trentina al mese.
IL SINDACO

Questo è un luogo sottolinea il sindaco Alessandro Ciriani, intervenuto assieme all'assessore alle Politiche sociali Eligio Grizzo in cui si sviluppa un'azione sociale concreta. È una struttura che è un unicum a livello regionale, e sta diventando un esempio che può essere clonato anche altrove. Non nasce da un desiderio o da un capriccio, ma da un bisogno. Anche nel nostro territorio, infatti, ci sono fenomeni metropolitani come alcune sacche di marginalità e di esclusione sociale. Basti pensare che sono circa 3.500 le cartelle sociali gestite attraverso l'Ambito: tante per un territorio ricco come questo. E non sono tutte persone in condizioni di indigenza, ma anche persone che hanno problemi di inclusione e di accesso ai servizi. Non mi sarei aspettato questa crescita così vertiginosa negli accessi. Questa esperienza dimostra che il territorio, accanto alla vocazione imprenditoriale, ha anche una vocazione sociale.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino