AMBIENTE TRIESTE La salvaguardia delle aree naturali protette e della tutela

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TRIESTE La salvaguardia delle aree naturali protette e della tutela della biodiversità del territorio regionale attraverso un quadro normativo coerente e organico e un uso eco-sostenibile delle loro risorse: è l'obiettivo del disegno di legge 144 che intende modificare la legge regionale 42/1996 in materia di parchi e riserve naturali e che l'assessore di riferimento, Stefano Zannier, ha illustrato ieri alla IV Commissione consiliare riunita da Mara Piccin (Fi) in videoconferenza. Più ristretta all'istituzione della riserva naturale della Val d'Arzino, la proposta di Mariagrazia Santoro a nome del Pd, collegata alla trattazione del provvedimento giuntale. «Il disegno di legge non favorisce o incentiva l'attività turistica perché non è una legge sul turismo, ma crea gli strumenti affinché gli enti gestori stessi decidano quanto e come impegnarsi su tale materia», ha evidenziato l'assessore. L'assetto della realtà regionale, a 25 anni dall'entrata in vigore della legge istitutiva, registra la presenza di due parchi regionali naturali (Dolomiti Friulane e Prealpi Giulie), 13 riserve naturali regionali e 37 biotopi. La modifica della disciplina regionale opera in coerenza con il sistema di tutela delle aree protette definite dalla legge quadro nazionale, ricordando anche la rete ecologica europea Natura 2000, sistema coordinato di aree destinate alla conservazione della biodiversità formato da nodi, ovvero le zone speciali di conservazione (Zsc, 61 in regione) e le zone di protezione speciale (Zps, 9 in Fvg), a cui si aggiungono 3 siti marini della regione biogeografica continentale. La rete interessa circa il 19% del territorio regionale. Con il ddl 144 si vuole rendere possibile la gestione di queste aree da parte dei parchi e riserve naturali. Inoltre, si favorisce l'attività di matrice turistico-ambientale conservativa, indicando lo sviluppo del turismo come possibile contenuto del piano del parco, per un compromesso tra difesa della natura e valorizzazione economica. Non da meno si attuano delle semplificazioni normative, come quella relativa all'istituzione di parchi comunali e intercomunali con la previsione della concentrazione in un unico procedimento integrato dell'attività pianificatoria e ambientale della Regione. Da ultimo sono previsti contributi incentivanti, con misure attivate per lo più tramite bando., finanziamenti annuali che andranno rendicontati. La commissione domani proseguirà con le audizioni dei maggiori portatori di interesse, mentre l'esame dei due testi avverrà a fine mese.

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Il Gazzettino