Ambiente Servizi, regolamento di conti

Ambiente Servizi, regolamento di conti
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AMBIENTE SERVIZI
PORDENONE «Credo che quanto successo tra ieri e martedì sia da ascrivere ad una delle pagine più brutte della storia di Ambiente Servizi. Un qualcosa che non ha precedenti». Il sindaco di Azzano Decimo, Marco Putto, doveva togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Le dimissioni di Isaia Gasparotto e dell'interno Consiglio di amministrazione della società a partecipazione pubblica hanno rappresentato un qualcosa di straordinario, inimmaginabile sino a qualche settimana fa. Episodi sui quali Antonio Di Bisceglie, sindaco di San Vito e presidente dell'assemblea dei sindaci, avrebbe tranquillamente voluto soprassedere. Tant'è che l'assemblea di ieri pomeriggio, convocata per le 17 nel centro civico di via Manfrin, è cominciata con mezz'ora (abbondante) di ritardo. Sarebbe dovuta essere una riunione segreta, a porte chiuse, tassativamente vietata al pubblico e ai giornalisti. Quelle erano le indicazioni con le quali Ivo Nassivera, vice segretario del comune di San Vito, era arrivato all'appuntamento.

I CONTRASTI
Apriti cielo: si è formato immediatamente un fronte contrario a quella decisione, che alla fine ha visto i sindaci presenti votare a maggioranza la possibilità di rendere l'assemblea pubblica. Subito Mario Della Toffola (Polcenigo) e Marco Putto (Azzano) hanno incalzato Di Bisceglie in merito alle dimissioni del Cda di Ambiente Servizi. Pretendevano di sapere quale fosse stato l'ordine di arrivo delle comunicazioni con le quali gli amministratori avevano comunicato ufficialmente la loro uscita di scena. Questione non di lana caprina, come ha puntualizzato Putto, di fronte al tentativo del presidente dell'assemblea di andare oltre. Alla fine è stato comunicato che il primo a dimettersi è stato (martedì) Gasparotto, seguito ieri mattina da Matilde Rosa, Stefano Bit, Franca Tomè e infine Alessandra Pighin. «Ambiente Servizi ha riferito Di Bisceglie non ha più il Cda. Quanto prima sarà mia cura riconvocare l'assemblea dei sindaci per definire il nuovo assetto della società». Come detto il sindaco di San Vito avrebbe subito voluto passare al secondo punto all'ordine del giorno, ma è stato immediatamente bloccato dal collega Putto che gli ha chiesto conto di cosa avrebbe voluto dire nelle comunicazioni iniziali. «Avrei voluto esporre la situazione di disagio che si era venuta a creare in Ambiente Servizi», ha risposto brevemente Di Bisceglie. A quel punto il sindaco di Azzano si è preso la scena. E ha vuotato il sacco, senza giri di parole.
LE TELEFONATE
Ha raccontato di telefonate «inenarrabili» ricevute, con le quali i sindaci dei comuni soci di Ambiente Servizi sono stati sollecitati a schierarsi contro Gasparotto. E a sfiduciarlo. Putto, facendo un chiaro riferimento alla Kronospan, «per il quale c'è stato un intervento legittimo di Confindustria Alto Adriatico», è andato ben oltre sino a toccare le prossime elezioni amministrative di San Vito: «Gasparotto doveva essere tolto di mezzo, forse perchè non più di gradimento a Di Bisceglie. Tutti le elezioni ce le siamo gestite a casa nostra senza aiuti esterni: c'è chi ha vinto e chi ha perso. A San Vito, invece, fattori esterni hanno provocato una situazione imbarazzante: è la prima volta che un Cda viene completamente azzerato. Quello che è successo deve servire da monito: chiedo ai colleghi qui presenti che fattori esterni non si infilino mai più nelle questioni elettorali dei comuni che rappresentano».
IL SINDACATO

Intanto la Fp Cgil di Pordenone ha appreso con «grande soddisfazione» delle dimissioni di Gasparotto. «Da lungo tempo si legge in una nota le relazioni sindacali tra Ambiente Servizi e Fp Cigl si possono riassumere in un solo termine: disastrose. Ora immaginiamo che si andrà tempestivamente al rinnovo delle cariche societarie. Ci auguriamo di poter incontrare in tempi brevi i nuovi vertici aziendali e, soprattutto, di poter registrare una svolta positiva nelle relazioni sindacali».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino