Amare così tanto fino ad arrivare alla morte

Amare così tanto fino ad arrivare alla morte
«A nessuno deve essere consentito di amare così tanto una persona», nemmeno a una madre. Eppure, e così è nel romanzo di Romain Gary che è alla base del film, è proprio a...

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«A nessuno deve essere consentito di amare così tanto una persona», nemmeno a una madre. Eppure, e così è nel romanzo di Romain Gary che è alla base del film, è proprio a quell'amore folle, matriarcale, fusionale, che un figlio dedica la propria vita (fino a morirne, dato che lo scrittore si è suicidato). Dalla Vilnius del 1924 fino alla Nizza prossima ad essere occupata dai nazisti, Nina (Charlotte Gainsbourg) organizza la vita di Romain per il quale vuole a tutti i costi che si realizzi una carriera di scrittore, diplomatico e aviatore (promesse peraltro realizzate). Eric Barbier, autore di film ad alto budget e basso incasso, non si avventura nel serioso stile biografico, ma sceglie di dare un'aria quasi scherzosa, quasi maleducata nei confronti del romanzo (che, in fondo, è ironicamente serio), e trascurando tutte le difficoltà, le tragedie della Storia (Gary o Kacew era ebreo), che quella vita ha vissuto. Non a caso se il libro si conclude con con l'amore materno la vita ci fa all'alba una promessa che non manterrà mai, il film con una banale otite. Un finale buffo per un racconto ironico che non pretende di volare alto (se non al botteghino).

Giuseppe Ghigi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino