Alvise Zambon vince il premio Agnello

Alvise Zambon vince il premio Agnello
MUSICAUn guardare senza confini prevede un'orchestra da camera con organico di quattro violini primi, quattro violini secondi, tre viole e altrettanti violoncelli, più due...

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MUSICA
Un guardare senza confini prevede un'orchestra da camera con organico di quattro violini primi, quattro violini secondi, tre viole e altrettanti violoncelli, più due contrabbassi. Dieci minuti, quelli indicati nello spartito del compositore veneziano Alvise Zambon, restituiti prossimamente in concerto dall'Orchestra di Padova e del Veneto, che hanno convinto una prestigiosa giuria: la 5. edizione del Concorso nazionale di composizione Francesco Agnello, promosso a Roma dal Cidim - Comitato Nazionale Italiano Musica, con il sostegno del Ministero della Cultura, era presieduta da Salvatore Sciarrino, nome mondiale della musica contemporanea. Non da meno il resto della giuria, tra i cui membri va citato il veneziano Claudio Ambrosini, già Leone d'oro alla Biennale Musica. Ad affiancare Sciarrino ed Ambrosini, Marco Angius, Piero Niro e Nicola Sani. All'unanimità, come recita la motivazione del Premio, Zambon è stato ritenuto meritevole del podio. Nello specifico, ai partecipanti era richiesto un brano per orchestra d'archi da camera, inedito e mai eseguito in pubblico. Oltre alla borsa di studio di 5mila euro, Zambon vedrà la sua partitura pubblicata nella collana Stil Novo delle Edizioni Curci di Milano.

SUL PODIO
Come accennato in apertura, l'Orchestra di Padova e del Veneto eseguirà il brano per alcune fra le più prestigiose società concertistiche italiane, ad ottobre nel corso di una tournée nazionale organizzata sempre dal Cidim. Classe 1988, compositore e direttore d'orchestra, Zambon ha studiato al Conservatorio di Venezia con Corrado Pasquotti e all'Accademia di Santa Cecilia con Ivan Fedele. Proprio alla Biennale Musica, da Fedele diretta per anni, Zambon aveva proposto suoi lavori, così come alla Fenice e al Parco della Musica di Roma. Nel 2015 ha musicato Le Donne Gelose di Carlo Goldoni. L'anno successivo il debutto come regista lirico al Comunale di Treviso, per poi dirigere nel 2017, al Teatro La Fenice, Fenix DNA di Giovanni Sparano (su idea e regia del videoartista Fabrizio Plessi). Nel 2018 il debutto alla Biennale Musica. Una sua commissione del Teatro La Fenice è stata eseguita nel 2020 al Teatro Malibran, e ripresa da Rai Radio3.

Riccardo Petito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino