Altro visone in fuga. Terre Nostre: «È allarme»

Altro visone in fuga. Terre Nostre: «È allarme»
VILLADOSE Visoni in fuga a Villadose. Il comitato Terre Nostre Villadose lancia nuovamente l'allarme sui pericoli che questi...

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VILLADOSE
Visoni in fuga a Villadose.

Il comitato Terre Nostre Villadose lancia nuovamente l'allarme sui pericoli che questi animali potrebbero creare all'ambiente.
Lo fa all'indomani dell'ennesima fuga di uno di questi mustelidi.
«Sabato scorso - spiegano gli esponenti di Terre Nostre - un residente nella zona dell'allevamento dei visoni (S.T. le sue iniziali, ndr) ne ha avvistato uno sul proprio terreno. Era a circa 500 metri dall'allevamento Filippi. L'animale era ben visibile tra le fronde di un salice. Il proprietario ha immediatamente avvertito i carabinieri forestali che hanno raccolto da lui tutte le informazioni del caso stilando il conseguente verbale. Gli stessi uomini dell'Arma hanno chiesto all'allevatore Filippi di attivarsi per la cattura ma sembra che l'operazione non sia riuscita».
Il comitato Terre Nostre si dice stanco di ripetere sempre gli stessi appelli: «Come ripetiamo ormai da tempo - spiegano gli attivisti ambientali - è sempre più reale il pericolo che questi animali, in grado di riprodursi in libertà, diano vita a vere e proprie colonie, al pari delle nutrie che infestano le nostre campagne, arrecando i danni tipici delle specie alloctone. Terre Nostre teme che questo pericolo sia stato sottovalutato e lo sia ancora, dagli enti preposti al controllo e soprattutto dall'allevatore, che dimostra ancora una volta di non essere in grado di garantire il territorio contro queste evenienze. Sappiamo - concludono gli esponenti del comitato - che, a seguito a questa ennesima fuga, l'allevamento è stato oggetto di una nuova verifica da parte dei carabinieri forestali di Adria che si occupano della vicenda. Riteniamo che tutte le istituzioni competenti debbano concentrare l'attenzione verso i pericoli derivanti da questo insediamento, sicuramente una potenziale causa di stravolgimento del nostro ambiente naturale e delle nostre campagne».
G.Fra
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Il Gazzettino