Altre 4 classi in quarantena, ma c'è anche chi torna in aula

Altre 4 classi in quarantena, ma c'è anche chi torna in aula
IL PROTOCOLLO SCUOLABELLUNO Si attende il suono della campanella tra domani e metà settimana negli asili del Comelico coinvolti, nelle ultime settimane, dalle positività al...

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IL PROTOCOLLO SCUOLA
BELLUNO Si attende il suono della campanella tra domani e metà settimana negli asili del Comelico coinvolti, nelle ultime settimane, dalle positività al Covid-19. Si tratta di Campolongo, San Nicolò e San Pietro. Rimangono in quarantena invece, in attesa della tempistica prevista dalle disposizioni, le altre classi interessate dalle positività. Rientrano i ragazzi della classe col caso positivo all'Iti Forcellini Negrelli di Feltre e nel frattempo è scattato il protocollo per altri quattro gruppi di studenti frequentanti, in questo caso, istituti superiori di Belluno e del Cadore. Da oggi i ragazzi delle 4 classi saranno presi in carico per eseguire i primi tamponi di controllo, il cui esito sarà determinante per decidere le successive misure di sanità pubblica da adottare secondo le nuove linee guida regionali, entrate tre giorni fa a far parte della strategia della Regione Veneto per la prevenzione e il trattamento dei casi positivi del coronavirus.

Il testo, elaborato dalla Direzione Regionale Prevenzione, costituisce un'ulteriore evoluzione rispetto a quanto già fatto finora. In sostanza si guarda al test rapido antigenico, sperimentato la prima volta in Veneto e proposto a livello nazionale, dove ha ricevuto la validazione del Ministero della Salute. La Regione, unica in Italia, ne ha già 500mila in magazzino ed è pronta a partire, mandando i sanitari nelle scuole ed evitando a famiglie e ragazzi la complessa trafila effettuata finora. A queste linee guida si affianca anche una esaustiva flow chart, che esemplifica e schematizza le modalità per il rientro a scuola o ai servizi per l'infanzia in seguito ad assenza per malattia, aspetto sul quale si erano concentrati molti dubbi da parte delle famiglie, con indicazioni spesso discordanti tra un istituto e l'altro. I test antigenici rapidi vengono considerati uno strumento di prevenzione in grado di assicurare una diagnosi accelerata di casi di Covid-19, consentendo una tempestiva diagnosi differenziale nei casi sospetti tra sindrome influenzale e malattia da Sars-Cov2, diversamente dai test molecolari per i cui risultati l'intervallo di tempo utile risulta più ampio. La possibilità di utilizzare test rapidi nelle sedi scolastiche dovrebbe consentire di tenere meglio sotto controllo la situazione. L'obiettivo è ridurre i rischi di focolai, grazie ad una veloce individuazione dei casi, con un altrettanto isolamento e tracciamento dei contatti e evitare un eccessivo sovraccarico del laboratorio. Sui nuovi protocolli scuola oggi la Usl farà il punto.
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Il Gazzettino