Altan e Arearea, contributi per immagini e danza al film inchiesta dedicato al sistema sanitario

Altan e Arearea, contributi per immagini e danza al film inchiesta dedicato al sistema sanitario
CINEMALa salute è (ancora) un diritto? Ce lo siamo chiesti a lungo nelle settimane di pandemia e arriva adesso su Rai3, venerdì 29 maggio in seconda serata (ore 23.15) Quello...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CINEMA
La salute è (ancora) un diritto? Ce lo siamo chiesti a lungo nelle settimane di pandemia e arriva adesso su Rai3, venerdì 29 maggio in seconda serata (ore 23.15) Quello che serve, un film che cerca di dare importanti risposte attraverso un'indagine sul valore e l'attualità del Servizio Sanitario Nazionale. C'è molto Friuli Venezia Giulia in questo documentario scritto da Massimo Cirri con Chiara D'Ambros che firma la regia, condotto da Massimo Cirri attraverso dialoghi e visite in molte sedi della sanità pubblica, attraversando un appassionato nord-est che già prima del covid scendeva in piazza per difendere il Servizio Sanitario dalle politiche di esternalizzazione e privatizzazione. Nella vita psicologo, ma anche ideatore e conduttore di un programma cult della radio italiana l'amatissimo Caterpillar in onda su Rai Radio2 Massimo Cirri ha innanzitutto coinvolto il decano del commento satirico-vignettistico, Francesco Tullio Altan: è alla sua inconfondibile matita che si deve l'immagine cover del film, essenziale e come sempre folgorante, con due operatori sanitari, presumibilmente medico e infermiere, che ci rassicurano, per una volta nelle tavole di Altan solari e accoglienti, più che preoccupati e inquietanti: Siamo qui. Loro ci sono, per fortuna, ci sono stati e ci saranno senza che dobbiamo produrre assicurazioni sanitarie a prezzi stellari, come in altri Paesi. E noi? La nostra inquietudine, il nostro disagio serpeggia nelle fluttuanti coreografie dei danzatori della compagnia udinese Arearea: i loro movimenti sembrano accarezzare e curvare le nostre quotidianità fatte di ostacoli, problemi da risolvere, paure legate spesso alla salute nostra e dei nostri cari. Il documentario è inoltre scandito dalle musiche di Stefano Bollani.

Nel frattempo scorrono, tante testimonianze: quelle di Umberto Galimberti e di Milena Gabanelli, per esempio, che ci offrono spunti di riflessione intorno alla salute come diritto. E quella di Gino Strada, che ci aiuta a decodificare il titolo del film: quanto costa curare i cittadini, quanto deve costare il Servizio Sanitario nazionale? Esattamente quello che serve. Quanto basta a mettere in campo le cure ottimali per chi ne ha bisogno. Non un euro di più, ma neanche in meno. Massimo Cirri incontra anche Giacomo Grasselli, anestesista rianimatore e coordinatore delle terapie intensive della Lombardia. Intervista gli operatori dell'elisoccorso di Ravenna, che ti vengono a prendere in 8 minuti al costo di 3 euro e mezzo all'anno a cittadino. Visita il Centro cardiochirurgico d'eccellenza di Padova, conversa con due infermiere, un'ostetrica e una mamma che si ricorda com'era prima, quando il Servizio Sanitario Nazionale non c'era.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino