ALPAGO Sono 12mila le tonnellate da distruggere a Schiucaz. Il lavoro è

ALPAGO Sono 12mila le tonnellate da distruggere a Schiucaz. Il lavoro è
ALPAGOSono 12mila le tonnellate da distruggere a Schiucaz. Il lavoro è ormai nel vivo e da due giorni i rocciatori incaricati da Veneto Strade stanno attaccando la frana...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ALPAGO
Sono 12mila le tonnellate da distruggere a Schiucaz. Il lavoro è ormai nel vivo e da due giorni i rocciatori incaricati da Veneto Strade stanno attaccando la frana dall'area contigua per aprire una strada in sommità. Nessuno ovviamente cammina sulla frana: è vietata. Tutto i lavoro di questi giorni viene fatto intorno al mostro di Schiucaz, che si sta muovendo e minaccia l'abitato, evacuato il 12 maggio scorso. Intanto ieri sera c'è stata una riunione con gli abitanti in Municipio a Farra dove oltre alle questioni tecniche sui lavori e sui rimborsi o sospensione tasse è stato presentato anche il progetto di una strada provvisoria che porterà in paese.

LA GIORNATA
Veneto Strade ieri ha pubblicato sulla sua pagina Facebook le immagini dell'opera che è in corso e annunciando: «Entro la metà di giugno il posizionamento delle cariche esplosive». Si tratta delle microcariche esplosive che dovranno tirare giù quei 6mila metri cubi di roccia, ovvero 12mila tonnellate di materiale. Il tecnico ingaggiato per studiare il crollo controllato è lo stesso impiegato per il ponte Morandi di Genova, ovvero Danilo Coppe, detto anche mister Dinamite. Toccherà a lui il compito di studiare collocazione e quantità di esplosivo per fare il mondo che il distacco non invada il sottostante abitato.
L'OPERA
L'intervento, effettuato nell'ambito del post-emergenza Vaia, richiederà un paio di settimane e prevede diverse fasi. I rocciatori stanno lavorando, ma il Piano di azione di Veneto Strade prevede una seconda fase operativa con l'utilizzo di esplosivo per alleggerire la parte alta. Per questo si stanno anche effettuando delle perforazioni dove inserire l'esplosivo. «Contemporaneamente - aveva spiegato Veneto Strade - verranno posizionati dei container zavorrati a formare una barriera, lungo la strada, a protezione delle abitazioni. Un lavoro che dovrebbe iniziare e concludersi nel giro di 2 settimane, sempre che in questo periodo non ci sia il distacco autonomo». Ieri è stata fornita anche una data: entro la metà di giugno il posizionamento delle cariche esplosive. «Nessuna sosta - scrive Veneto Strade - per riportare serenità e sicurezza ai cittadini»
LA RIUNIONE

Ieri in serata in Municipio a Farra è stata fatta una riunione tra gli amministratori, operatori e gli abitanti, con l'assessore Gianpaolo Bottacin e il referente di Veneto Strade Michele Artusato. È stata presentato il progetto di una strada provvisoria che verrà realizzata subito dopo il ponte sul Tesa, sulla sinistra, sul terreno privato dei De Pizzol. Un accesso sicuro per gli abitanti per effettuare altre finestre con accessi al paese e il recupero beni. Ma la speranza è di tutti è di tornare nelle loro case.
Olivia Bonetti
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino