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BELLUNO Non decolla, quest'anno, il bando per l'assegnazione delle case popolari Ater. A una settimana dalla chiusura dei termini sono 150 le domande pervenute.
«Lo scorso anno abbiamo chiuso con più di 300 spiega la presidente Ater, Ilenia Rento -. Il nostro timore è che siano in tanti ad avere bisogno e con i requisiti sufficienti per poter ottenere l'alloggio, ma che non si facciano avanti temendo di non farcela a causa delle lunghe liste d'attesa. Non è così». Le regole, inoltre, quest'anno sono cambiate e danno l'opportunità a chiunque di presentare domanda in qualsiasi comune del Veneto, diverso da quello di residenza o da quello in cui si trova il proprio posto di lavoro; non solo, è possibile concorrere per un'abitazione anche fuori dalla propria provincia di residenza. Un'apertura importante, ma con un rischio nel caso del Bellunese: quello di un ulteriore spopolamento della parte alta del territorio, con boom di domande per gli alloggi in Valbelluna.
«Chi ha avanzato domanda per la vecchia graduatoria deve rifarla anche per questa spiega ancora Rento -, perché ogni nuovo bando annulla le liste esistenti. In ballo c'è la destinazione di circa 100 alloggi, quali ancora non lo sappiamo». (atr)
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Il Gazzettino