Allerta violenza a S. Maria Maggiore «Altro agente aggredito da detenuto»

Allerta violenza a S. Maria Maggiore «Altro agente aggredito da detenuto»
Pugni in faccia tanto da rompergli gli occhiali, colpi a freddo che gli hanno provocato ecchimosi ed escoriazioni tutt'altro che superficiali: soccorso dai colleghi è stato...

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Pugni in faccia tanto da rompergli gli occhiali, colpi a freddo che gli hanno provocato ecchimosi ed escoriazioni tutt'altro che superficiali: soccorso dai colleghi è stato medicato nell'infermeria del carcere di Venezia. Un'altra aggressione a Santa Maria Maggiore ai danni di un agente di polizia penitenziaria. A darne notizia, con una nota diffusa ieri pomeriggio, è la segreteria provinciale del sindacato di categoria Uil/PA. A picchiare il poliziotto - si legge - è stato un detenuto italiano, non nuovo a episodi del genere, che è andato in escandescenze per futili motivi nel corso della normale attività di servizio.

«Purtroppo ancora una volta - afferma il segretario Umberto Carrano esprimendo piena solidarietà al poliziotto ferito - siamo costretti a registrare una violenta aggressione contro il personale di polizia penitenziaria. E in questo contesto ribadiamo la nostra grande preoccupazione per la recrudescenza di tali atti. Infatti è questo lo scenario di violenza nel quale ultimamente si trovano a operare i nostri agenti».
«È tempo - continua Carrano - che la classe politica unitamente ai vertici dell'Amministrazione penitenziaria prendano piena contezza della grave situazione che investe gli istituti penitenziari e in particolare Santa Maria Maggiore. Il carcere di Venezia - spiega - per le problematiche legate alla posizione logistica della sede, agli ambienti non idonei, e alla cronica carenza di agenti in pianta organica, più volte denunciata dalla Uil/PA, non deve continuare a gestire detenuti facinorosi e con particolari patologie. Si tratta di una situazione che non si può e non si deve più accettare».
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Il Gazzettino