ALLEGHE Otto milioni di metri cubi di detriti e otto milioni di euro di stanziamento.

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ALLEGHEOtto milioni di metri cubi di detriti e otto milioni di euro di stanziamento. Il lago di Alleghe, una delle immagini più caratteristiche della montagna Bellunese e una...

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ALLEGHE
Otto milioni di metri cubi di detriti e otto milioni di euro di stanziamento. Il lago di Alleghe, una delle immagini più caratteristiche della montagna Bellunese e una delle tragiche cartoline dalla devastazione di fine ottobre 2018, diventerà teatro di uno degli interventi sperimentali. Il tentativo sarà di togliere la ghiaia dagli invasi, senza spedirla a centinaia di chilometri di distanza. In tutto il bellunese i metri cubi in eccesso sono, secondo la protezione civile, 23milioni. «Calcolate voi quanti camion servirebbero per portare via otto milioni di metri cubi da Alleghe - spiega il governatore Luca Zaia - proprio per questa ragione stiamo pensando anche a degli interventi che permettano di limitare gli spostamenti su gomma». Il caso preso in esame dal Governatore è quello di Alleghe dove sarà impossibile portare via tutti i detriti in una sola stagione: «È stato previsto, infatti, di utilizzare i detriti che saranno recuperati per realizzare un terrapieno ed una pista ciclopedonale intorno al torrente Cordevole: in questo modo l'arginatura permetterà anche un utilizzo del materiale e saranno evitati trasporti inutili su un territorio già messo a dura prova».

«C'è così tanto materiale - Spiega Nicola Dell'Acqua, direttore regionale della Protezione civile - che dobbiamo allontanarlo ma non riusciremo a portarlo tutto a valle. Tenerlo lì è un pericolo. Quindi dobbiamo pensare al suo utilizzo per rimodellare il territorio: nuove piste ciclabili, spianare nuovi terreni, magari fare campi da calcio. Insomma avere idee per la montagna e per dove portare questi oltre ventitré milioni di materiale alluvionale.
Per quanto riguarda i boschi abbiamo previsto due o tre anni. Per le ghiaie non possiamo pensare di cementare i fiumi.
AURONZO
La situazione di Auronzo è ancora molto preoccupante soprattutto dal punto di vista idrogeologico infatti ci sono numerosi interventi da fare, dal fiume ansiei dove sono iniziati questa settimana i lavori del Genio. I materiali accumulati dentro il lago di Santa Caterina è enorme e per la sicurezza deve essere asportato entro l'estate. Sono interventi urgenti in caso di precipitazioni abbondanti ci potrebbero essere dei disastri che interesserebbero anche le abitazioni. Sono in programma dei lavori che inizieranno immediatamente per lo sghiaiamento. Per la stagione turistica abbiamo il problema della ciclabile, la ciclabile che collega Auronzo a Misurina è lunga trenta chilometri e in più punti è interrotta o non esiste più».
LIVINALLONGO
Leandro Grones, sindaco di Livinallongo del Col di Lana, spiega che nel suo comune è un brulicare di cantieri e di interventi: «Le ruspe sono in azione, bisogna fare in fretta per farci trovare pronti, non c'è tempo da perdere».

L'obiettivo, ha spiegato il presidente della Regione, non è solo quello di ripristinare i luoghi ma anche quello di elevare il livello di sicurezza della montagna.
Andrea Zambenedetti
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Il Gazzettino