Flaconi, coppe, vasi dalle forme originali e dalle colorazioni raffinate in mostra. Ecco Le Stanze del vetro alla Fondazione Cini. Si tratta della mostra Maurice Marinot. Il...
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Artista di formazione parigina, inizia come pittore fauve esponendo col gruppo, ma trova la sua unicità con il vetro. Lo scopre nel 1911 quasi casualmente e comincia a decorare a smalto alcuni oggetti prodotti dalla vetreria industriale di amici a Bar-sur-Seine, nella regione dell'Aube. Pezzi originali con motivi decorativi che dialogavano con le anomalie del vetro. Con gli anni il suo rapporto con il vetro diventa un corpo a corpo quasi una lotta tra lui e la materia. Negli anni 1922-1923 è egli stesso a soffiare il vetro creando pezzi unici. Ha praticamente inventato un tipo di vetro pesante carnoso come lo definiva egli stesso, diventando esempio per designer e maestri vetrai. La mostra è stata presentata ieri da Pasquale Gagliardi che ha voluto sottolineare come il progetto de Le Stanze del vetro abbia la capacità di svelare ogni volta nuove malie del vetro. «Stiamo compiendo un viaggio nel vetro che porta dalle differenze alle radici scoprendo la radicalità di quest'arte» secondo Luca Massimo Barbero. A loro volta i due curatori hanno illustrato la rassegna con dovizia di particolari facendo conoscere la figura dell'artista e le sue opere, la differenza con il vetro di Murano che si basa sulla leggerezza e quello di Marinot sulla pesantezza. Un interessante video mostra l'artista-artigiano al lavoro. La mostra è organizzata in collaborazione con il Mad e rimarrà aperta dal 25 marzo fino al 28 luglio. Sono in programma visite guidate, laboratori domenicali, incontri per famiglie, attività didattiche per le scuole. Info: www.lestanzedelvetro.org
Maria Teresa Secondi
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Il Gazzettino