All'aperto una bimba di 5 mesi

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PORDENONE - (lz) Seconda notte fuori e situazione decisamente ingarbugliata per la giovane coppia di stranieri con una bimba di circa cinque mesi arrivata in città nel giorno di Ferragosto e che aveva trascorso la prima notte nel parco di San Valentino. Molti sono infatti i punti da chiarire, sia sull'identità e sulla storia della famiglia che, di conseguenza, sul loro status e sui relativi diritti. Una situazione che l'assessorato alle Politiche sociali guidato da Eligio Grizzo sta monitorando anche d'intesa con la Prefettura, ma che non appare di facile soluzione, considerato che il Comune non avrebbe competenza né obbligo di intervenire. Ieri la coppia è stata sentita anche con l'aiuto di un interprete ufficiale, proprio per chiarire tutti gli aspetti, considerato anche che sarebbero a quanto pare privi di documenti. Secondo le prime informazioni, i due - lui di origine pakistana, lei albanese con cittadinanza greca -, si sarebbero conosciuti diverso tempo fa in Grecia e poi trasferiti assieme in Germania, dove sarebbero rimasti fino a pochi giorni fa e dove avrebbero messo al mondo la bimba. Da chiarire, le motivazioni della scelta di trasferirsi in Italia dove, spiega Grizzo, l'uomo è arrivato con lo status di richiedente asilo, probabilmente richiamato dalla prospettiva di poter sbrigare l'iter più rapidamente. Una questione che non riguarda invece la donna, cittadina comunitaria e dunque con il diritto di muoversi liberamente in tutti i Paesi dell'Unione europea. Diverso dunque lo status dei due: lui, dopo il passaggio in Questura, ha ottenuto il foglio che lo autorizza a entrare alla caserma Monti per iniziare il percorso di accoglienza, non appena naturalmente vi sarà disponibilità di posti. Accoglienza alla quale non hanno invece diritto la donna e la bambina: se i minori non accompagnati devono infatti essere sistemati in apposite strutture a spese dell'amministrazione comunale (con spese successivamente rimborsate dallo Stato), la piccola si trova invece con i genitori, e potrebbe essere inserita in comunità solamente se un provvedimento motivato del Tribunale dei minori la sottrraesse alla famiglia. Durante la giornata di ieri, il nucleo familiare ha potuto usufruire dell'accoglienza di alcuni volontari, mentre per la scorsa notte si stava valutando l'ipotesi di un'accoglienza in comunità per madre e bimba, se accetteranno di separarsi dall'uomo.

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Il Gazzettino