Alessandro Orsini È interesse dell'Italia che le violenze a Gerusalemme

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Alessandro Orsini È interesse dell'Italia che le violenze a Gerusalemme non sfocino in una terza intifada. Se gli scontri tra...

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Alessandro Orsini


È interesse dell'Italia che le violenze a Gerusalemme non sfocino in una terza intifada. Se gli scontri tra israeliani e palestinesi andranno avanti, c'è il rischio che la Turchia e Israele, che si stavano timidamente riavvicinando, si allontanino di nuovo. Dal momento che la Turchia è penetrata profondamente in Libia, proprio nella regione dove l'Italia ha il suo radicamento maggiore, tutto quello che accade alla Turchia dev'essere seguito con molta attenzione.
Da quando l'Italia e la Turchia coabitano in Tripolitania, è nell'interesse dell'Italia che la Turchia abbia una vita internazionale il più possibile serena e tranquilla. Il problema è che la Turchia è il maggiore sostenitore della causa palestinese e questo la porta a scontrarsi con Netanyahu. Il 25 dicembre 2020, Erdogan aveva detto che gli sarebbe piaciuto ristabilire buone relazioni con Israele, ma l'intransigenza di Netanyahu verso i palestinesi glielo impediva. In queste ore, le tensioni tra Erdogan, che difende i palestinesi, e Netanyahu, che li bombarda, sono alle stelle.
Gli scontri a Gerusalemme hanno avuto inizio il 2 maggio, quando la Corte Suprema israeliana ha deciso che quattro famiglie palestinesi, 30 adulti e 10 bambini, dovranno abbandonare le loro case nel quartiere di Sheikh Jarrah entro il 6 maggio. Sheikh Jarrah è un quartiere sensibile giacché si trova a circa un chilometro di distanza dalle mura della città vecchia (...)
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Il Gazzettino