Alessandro Campi L'Europa degli Stati rischia la palude politica. Se si guarda

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Alessandro Campi

L'Europa degli Stati rischia la palude politica. Se si guarda alla situazione interna dei singoli Paesi, in particolari quelli dell'area occidentale, l'impressione è infatti quella di una crescente instabilità, con governi che faticano a nascere o che si reggono su maggioranze parlamentari traballanti. In prospettiva, è l'Europa di Bruxelles che rischia la paralisi.
In Spagna i popolari, essendo minoranza nelle Camere, governano solo grazie all'appoggio esterno dei socialisti: una scelta fatta per evitare che si tornasse alle urne per la terza volta in pochi mesi. Il recente braccio di ferro che Mariano Rajoy ha ingaggiato con la Catalogna ha dato l'impressione che a Madrid sieda un esecutivo solido, ma è solo un effetto ottico. La gravità della crisi istituzionale ha fatto dimenticare che a scontrarsi sono state in realtà due minoranze, entrambe e diversamente nazionaliste. In Gran Bretagna i conservatori di Teresa May sono al picco dell'impopolarità. Ostaggio delle fazioni in lotta del suo partito, costretta ad affrontare continui scandali e defezioni tra i suoi ministri, alle prese con il complicato dossier sulla Brexit, la May paga soprattutto il fatto di aver perso le elezioni politiche anticipate che aveva voluto per il giugno 2017. Non avendo più una maggioranza parlamentare, adesso dipende dai voti del piccolo partito unionista nord-irlandese.
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Il Gazzettino