Alessandro Campi In attesa di capire nel dettaglio, da un lato, come il voto italiano s'è incrociato con quello degli altri...
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In attesa di capire nel dettaglio, da un lato, come il voto italiano s'è incrociato con quello degli altri Paesi europei e, dall'altro, quale sia la nuova geografia politica del vecchio continente alle prese con la sfida/minaccia dei populismi (la storica maggioranza popolari-socialisti sembrerebbe venuta meno e dovrà essere eventualmente puntellata da liberali o verdi), si può provare a ragionare sulla base degli exit poll sui possibili effetti interni (a partire da quelli sul governo in carica) di questo attesissimo election day.
Che non ha riguardato solo l'Europa, ma una regione strategica come il Piemonte e ben 3782 amministrazioni comunali (tra cui 25 capoluoghi). Anche se i dati sulle amministrative a loro volta decisivi per capire come si stanno redistribuendo gli equilibri fra le diverse forze politiche saranno disponibili solo a partire dal pomeriggio di lunedì. Le forbici statistiche invitano a ragionamenti prudenti, visto che mai come questa volta certe soglie percentuali risultano psicologicamente più importanti dei risultati effettivi che alla fine verranno registrati. Partiamo dalla Lega, (...)
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Il Gazzettino