Alda Vanzan Raccontano, da Losanna, che non è il caso di stare tranquilli. Perché è vero che lo scorso aprile abbiamo...
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Raccontano, da Losanna, che non è il caso di stare tranquilli. Perché è vero che lo scorso aprile abbiamo incantato la commissione valutatrice guidata dall'ex campione di rugby Octavian Morariu. È vero che Stoccolma non ha ancora dato le garanzie finanziarie. Ma nei corridoi del Royal Savoy, l'albergone a cinque stelle che pare un castello requisito dal Comitato Internazionale Olimpico per ospitare i propri elettori e, da domani, le delegazioni dei due Paesi in corsa, contano altre dinamiche.
Per vincere i Giochi invernali del 2026 non basta aver presentato un bel dossier. Non basta che a Losanna si presentino i sindaci delle due città, Beppe Sala e Gianpietro Ghedina, con i governatori Attilio Fontana e Luca Zaia. Serve un livello più alto, tanto più dopo che per Stoccolma si è mossa nientemeno che la principessa Vittoria, futura regina di Svezia. Al premier Giuseppe Conte l'hanno spiegato in tutte le salse, finché il presidente del Consiglio dei ministri si è convinto: a Losanna, alla 134ma sessione del Cio che deciderà a chi assegnare le Olimpiadi invernali del 2026, ci sarà anche lui.
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Il Gazzettino