Alcolici serviti ai ragazzini: blitz in tre bar multe e denuncia

Alcolici serviti ai ragazzini: blitz in tre bar multe e denuncia
LA CAMPAGNAPADOVA Il Comune dichiara lotta all'alcol, specialmente fra i giovani. E tanto per cominciare va alla fonte, ovvero i bar che servono da bere ai ragazzi. Triplo blitz...

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LA CAMPAGNA
PADOVA Il Comune dichiara lotta all'alcol, specialmente fra i giovani. E tanto per cominciare va alla fonte, ovvero i bar che servono da bere ai ragazzi. Triplo blitz della Polizia locale fra gli esercizi del centro. Ebbene sono tre i bar che sono finiti sotto l'occhio degli agenti perchè servivano alcolici (molto probabilmente spritz) a minorenni.

É toccato al bar Nazionale di piazza delle Erbe, alla Casa del tramezzino di via Roma e soprattutto allo Zeta bar di corso Vittorio Emanuele a gestione cinese. Qui si è verificato l'episodio più grave perché gli alcolici erano stati serviti a ragazzi al di sotto dei 16 anni. Una circostanza che la legge punisce più severamente.
LA DENUNCIA
La polizia amministrativa della Polizia locale ha raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini e si è mossa. «La sanzione è penale e i gestori rischiano fino a un anno di arresto» dice il comandante Lorenzo Fontolan. Negli altri due casi invece, dove i ragazzi avevano un'età compresa fra i 16 e i 18 anni, si resta nel campo della sanzione amministrativa. Gli esercenti hanno pagato 500 euro. Attenzione: 500 euro per ogni somministrazione fuorilegge. E due gestori essendo recidivi hanno ricevuto anche il raddoppio della sanzione.
Nei due blitz condotti a fine ottobre e l'altro all'inizio di novembre, siano stati 22 i ragazzini fermati 8 dei quali avevano meno di 16 anni. Come corollario due tabaccherie sono state sorprese a vendere sigarette a minori.
É un problema delicato. Perché se è vero che i baristi dovrebbero accertarsi prima, non è che chiedendo la carta d'identità a tutti si possa gestire un esercizio pubblico. Diciamo che ci vuole occhio e che i ragazzini della compagnia che non sono certo stupidi, fanno ordinare ai più vecchi dicendo che poi arriveranno dei loro amici... Ed è anche vero che le regole valgono pure nei supermercati dove con lo stesso metodo compra il più anziano e poi si beve tutti insieme.
IL REGOLAMENTO
Certo che vedere ragazzini che si prendono cocktail alcolici in centro alle due di pomeriggio di sabato dà da pensare. In ogni caso il regolamento della Polizia locale è chiaro. Perchè in teoria un ragazzo di 17 anni non rientra nella fattispecie riconosciuta dal codice penale ma in quella del decreto salute e il regolamento è ferreo. La regola valida per tutti è che non si possono trasportare alcolici in contenitori aperti in passeggiata, ma si possono bere solo nei plateatici del bar. Inoltre è vietato vendere per asporto somministrare o cedere a qualsiasi titolo bevande alcoliche di qualunque gradazione comprese le miscele di bevande contenenti sostanze alcoliche in quantità limitata, a persone di età inferiore agli anni 18. E tanto per rimarcare la questione i minori non possono bere bevande alcoliche nei luoghi pubblici.
GLI ESPERTI

Non è una preoccupazione eccessiva. Gli esperti la chiamano abbuffata alcolica. È l'abitudine di bere cinque o sei bicchieri uno dietro l'altro, in poco tempo ma con tanti rischi. Arriva dai Paesi nordici ed è sempre più diffusa anche tra gli adolescenti padovani. A ribadire l'allarme è un grande esperto come il dottor Giancarlo Zecchinato, direttore del dipartimento per le Dipendenze della Ulss 6 Euganea e del Serd di Padova e Piove di Sacco. Ogni giorno si trova a contatto con adulti e ragazzini che per colpa dell'alcol si sono infilati in un lungo tunnel da cui è molto difficile uscire. E l'inizio della dipendenza scatta proprio a 15 anni. «Ci sono quindicenni che hanno acquisito questo stile e il timore è di trovarcene molti in cura nei prossimi anni. E i superalcolici nella fascia più giovane stanno prendendo il sopravvento».
Mauro Giacon
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Il Gazzettino