ALBIGNASEGO È partita ufficialmente la procedura di mobilità coatta

ALBIGNASEGO È partita ufficialmente la procedura di mobilità coatta
ALBIGNASEGOÈ partita ufficialmente la procedura di mobilità coatta nei confronti delle famiglie che abitano nella palazzina Ater di via don Antonio Schiavon. In pratica, se non...

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ALBIGNASEGO
È partita ufficialmente la procedura di mobilità coatta nei confronti delle famiglie che abitano nella palazzina Ater di via don Antonio Schiavon. In pratica, se non accetteranno di trasferirsi in un altro alloggio messo a disposizione dall'Azienda territoriale per tutta la durata dell'intervento di riqualificazione del condominio (circa un anno) perderanno il diritto di assegnazione di un qualsivoglia appartamento a canone d'affitto calmierato. Di conseguenza, saranno costrette a trovarsi una sistemazione nel libero mercato.

L'INTERVENTO
«Non possiamo più aspettare, ne va dell'incolumità degli stessi inquilini commenta il presidente di Ater Padova, Gianluca Zaramella Si tratta di uno stabile che ha più di cinquant'anni e nel quale non sono mai state eseguite delle manutenzioni straordinarie. Se cade una tegola in testa a qualcuno siamo chiamati a risponderne in prima persona». Il problema è che un paio di nuclei famigliari hanno più volte manifestato l'intenzione di voler rimanere lì, nell'immobile che si trova a pochi passi con la nuova rotonda fra via Petrarca, via San Leopoldo e via don Antonio Schiavon. Non prendono cioè in considerazione l'ipotesi di un trasloco, seppur temporaneo. «Le abitazioni non presentano nessuna criticità», sostengono i diretti interessati. A detta di Zaramella, invece, è per l'appunto vero il contrario.
IL PRECEDENTE

«Peraltro provvederemo a tutto noi sottolinea il presidente Quattro anni fa duecento persone che stavano al Portello, in via Righetti, sono state temporaneamente trasferite per i medesimi motivi in altri alloggi: il loro fabbricato andava ristrutturato, non c'era tempo da perdere. Ebbene, ora sono rientrate e godono di un edificio con altissimi standard di qualità. Un vero e proprio gioiello. Vale la pena fare un piccolo sacrificio nella prospettiva di un futuro bene maggiore». Qualcosa, secondo Zaramella, si dev'essere rotto fra due famiglie in particolare e l'amministrazione di Albignasego. «Non vorrei c'entrassero delle questioni personali. In ogni caso desideriamo che i nostri inquilini risiedano in ambienti sicuri, non intendiamo entrare nel merito di eventuali polemiche». Nel frattempo rimane congelata l'operazione che prevede la costruzione di una nuova palazzina Ater, all'interno della quale verranno ricavati dieci mini, nella frazione di Lion.
Francesco Cavallaro
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Il Gazzettino