Al rettilario mancano i permessi sequestrati caimani, serpenti e ragni

Al rettilario mancano i permessi sequestrati caimani, serpenti e ragni
Ci sono pure due caimani, tra gli animali sequestrati al reptilarium di Bibione, meta di tante famiglie anche del pordenonese. L'operazione è scattata mercoledì, quando il Cites...

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Ci sono pure due caimani, tra gli animali sequestrati al reptilarium di Bibione, meta di tante famiglie anche del pordenonese. L'operazione è scattata mercoledì, quando il Cites di Padova del Corpo Forestale dello Stato ha eseguito un sopralluogo in piazza Treviso, riscontrando alcune irregolarità nella documentazione.

Di fatto al titolare, un uomo di Vittorio Veneto, è stata contestata la documentazione per il servizio fisso di detenzione, di cui non sarebbe provvisto. Insomma, l'attività sarebbe dotata solamente dell'autorizzazione per le manifestazioni. La vicenda è scaturita da una serie di verifiche disposte dall'Ispettorato generale di Roma dei Forestali che hanno eseguito accertamenti in tutta Italia.
A Bibione sono così arrivati i Forestali della Cites di Padova, addetti ala verifica sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora. Nel reptilarium, divenuta meta di molti vacanzieri, bambini e persino scolaresche, tutti gli animali che il vittoriese custodiva sono stati sequestrati. Tra questi ci sono anche due caimani, della lunghezza di circa 1 metro e mezzo ciascuno. Ma anche dei serpenti, come un grosso crotalo, piuttosto che dei ragni.
Gli ispettori della Forestale non hanno riscontrato problematiche relative alla corretta detenzione degli animali, per la quale il titolare dell'attività ha sempre avuto massima attenzione. Per questo i Forestali hanno lasciato in custodia proprio allo stesso titolare dell'attività gli animali, anche se l'uomo è comunque finito nei guai. Ieri la Procura di Pordenone ha convalidato il sequestro e per il vittoriese si profila una multa salata.
Un duro colpo per il reptilarium di piazza Treviso, che dalla prossima estate potrebbe chiudere definitivamente i battenti. Una brutta sorpresa anche per i tanti visitatori che, anche dal Pordenonese, arrivavano in riva al mare per ammirare le diverse specie di rettili, spesso anche fonte di studi per le scolaresche.
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Il Gazzettino