TRIESTE - Sul nuovo (e complicato) indicatore di reddito Isee i sindacati sono sul piede di guerra dopo aver definito il confronto di ieri con Debora Serracchiani «deludente»,...
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Dall'Anci, invece, viene un richiamo a «non prorogare i termini in modo indiscriminato» e troppo avanti nel tempo. I sindaci spiegano che in alcuni casi si rischierebbe di danneggiare i cittadini: «In molti casi è impossibile fare ulteriori proroghe (graduatorie per l'accesso ai servizi, graduatorie per gli asili nido, eccetera), in altri è molto pericoloso poiché aumenterebbe la probabilità di scoprire a posteriori che si sono erogati benefici a non aventi diritto».
Da Serracchiani giungono note abbastanza confortanti: «Secondo l'Inps su circa 37mila dichiarazioni sostitutive pervenute nel 2015, oltre 33mila sono giunte all'attestazione e le rettifiche sono state solo 670». Sul fronte del bonus per testi scolatici, invece, risulterebbe già presentato alle Province oltre il 70% delle domande.
Ma il tono di Giovanni Fania della Cisl e di Emanuele Iodice della Cgil non appare dei più concilianti: «Pensavamo che Regione, Anci, Upi e Uncem avessero la portata di questo problema. Invece hanno alzato un muro su cui temo andremo a infrangerci tutti. Nei primi tre mesi il nostro Caf ha già dovuto rinviare duemila pratiche e l'agenda è piena fino a giugno», afferma il primo. «Non potremo fare altro che indirizzare i cittadini alle istituzioni che hanno il compito di occuparsi dei loro problemi», incalza Iodice, visto che «non intendiamo passare per responsabili di disservizi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino