AGORDINO Nove Comuni al voto su sedici. Quella della prossima primavera, in Agordino,

AGORDINO Nove Comuni al voto su sedici. Quella della prossima primavera, in Agordino,
AGORDINONove Comuni al voto su sedici. Quella della prossima primavera, in Agordino, sarà una tornata elettorale pesante. A scadenza giungono infatti le Amministrazioni di...

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AGORDINO
Nove Comuni al voto su sedici. Quella della prossima primavera, in Agordino, sarà una tornata elettorale pesante. A scadenza giungono infatti le Amministrazioni di Agordo, Taibon, Livinallongo, Rocca Pietore, Alleghe, La Valle, Voltago, San Tomaso e Vallada. La normativa più recente prevede che chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco non è rieleggibile, ad eccezione dei comuni con popolazione inferiore ai 3mila abitanti. Tolto Agordo che di residenti ne ha 4.089, ma dove il primo cittadino Sisto Da Roit è solo alla sua prima legislatura e quindi ha le porte aperte per un'eventuale ricandidatura, la questione in tutti gli altri Comuni non si pone in quanto sono tutti abbondantemente sotto i 3mila abitanti. Alla prima esperienza nello scranno più importante del Comune risultano anche Silvia Tormen (Taibon), Leandro Grones (Livinallongo), Siro De Biasio (Alleghe), Ezio Zuanel (La Valle). Più durature invece le presenze di Andrea De Bernardin (Rocca Pietore), Moreno De Val (San Tomaso), Bruno Zanvit (Voltago) e Fabio Luchetta (Vallada) tutti eletti nel 2009, confermati nel 2014 e alla vigilia quindi, eventualmente, di un terzo mandato (il massimo consecutivo consentito).

QUI VOLTAGO
«Sarebbe la mia quinta legislatura, forse è meglio lasciare il passo ad altri», esordisce il decano Bruno Zanvit, sindaco di Voltago due volte dal 1994 al 2004 e altrettante dal 2009 al 2019 (con la pausa 2004-2009 quando a ricoprire il ruolo fu Marco Parissenti). Anche se, gli altri, sono difficili da individuare. «In realtà piccole come le nostre - sottolinea - è già complicato mettere in piedi una lista. Figuriamoci due. Da anni, a Voltago, si amministra senza opposizione. Ed è un gran peccato. Ad ogni modo con i miei collaboratori non ci siamo ancora fermati a parlare fattivamente della questione. Lo si farà prossimamente, verso fine anno o inizio 2019».
QUI SAN TOMASO
Possibilista non convinto il sindaco uscente di San Tomaso Moreno De Val. «Le possibilità di una mia ricandidatura - afferma - viaggiano sul 50%: la cifra si rinforzerebbe se fossi sostenuto da una squadra ben motivata. Ad ogni modo, da una parte vorrei poter concludere e inaugurare alcuni progetti in ballo che mi stanno a cuore come la palestra di roccia, l'ospitalità diffusa e la centralina idroelettrica sul ru de le Notole. Al contempo però, dopo due legislature, avrei anche voglia di tornare a dedicarmi a tempo pieno alla mia attività che in questi anni, inevitabilmente, ho un po' trascurato».
QUI LIVINALLONGO

Sul da farsi, non ha dubbi Leandro Grones, sindaco di Livinallongo. «Sì, sarò in campo - afferma - Un sì convinto nonostante il clima da caccia alle streghe avviato già alla vigilia del voto del 2014 quando arrivò la prima denuncia anonima. Da allora, di denunce, ne sono seguite tante, senza e con mittente, nei confronti dei componenti della maggioranza. Al naturale dibattito e confronto politico, evidentemente, si è preferito adottare questo sistema caratterizzato anche da minacce. O da messaggi ambigui rivolti pure ai parenti dei componenti la mia squadra. Un atteggiamento che provoca profondo dispiacere in quanto ritengo che in una realtà come la nostra a prevalere dovrebbero essere solo la tutela e la valorizzazione del bene pubblico».
Raffaella Gabrieli
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Il Gazzettino