Aggressioni nei luoghi di lavoro: Cgil ti ascolta

Aggressioni nei luoghi di lavoro: Cgil ti ascolta
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L'INIZIATIVA
TREVISO «Il rispetto, l'educazione e la comprensione sono le fondamenta del vivere civile. Troppo spesso, però, se ne dimenticano sia i cittadini sia coloro che rivestono ruoli istituzionali di rilievo e che dovrebbero dare l'esempio. La situazione si è così inasprita che come Funzione Pubblica Cgil apriamo uno sportello dedicato ai lavoratori pubblici del nostro territorio, vittime sempre più frequentemente di aggressioni, verbali e nei casi peggiori anche fisiche, proprio mentre svolgono l'esercizio delle loro funzioni nell'interesse della comunità. Ne sono vittime -precisa Ivan Bernini, segretario generale Fp Cgil di Treviso- i medici e il personale sanitario, i lavoratori degli Enti Locali che, quotidianamente costretti a dare risposte in emergenza, diventano il bersaglio di chi sfoga il proprio disagio, con rabbia».

«E se oggi più che mai la violenza verbale si scatena sui social, non sono nuove, invece, le campagne contro i lavoratori che da oltre 10 anni proprio le istituzioni ai più alti livelli promuovono, finalizzate solo a distrarre l'opinione pubblica dal fallimento delle politiche pubbliche, fatte di tagli e disinvestimento. Sia però ben chiaro -sottolinea Bernini- che è interesse di lavoratori perbene e del sindacato colpire chi attraverso i propri comportamenti macchia il lavoro di tutti».
«Ecco allora l'ennesimo provvedimento, concretezza è stato chiamato, che ancora una volta mette al centro la lotta all'assenteismo attraverso i rilevamenti biometrici delle presenze, invece delle inefficienze strutturali della macchina pubblica. La provincia trevigiana non segna un'eccezione da questo punto di vista -conclude Bernini- sono all'ordine del giorno aggressioni verbali e fisiche, sputi e minacce, a chi lavora nei reparti e nei servizi ospedalieri, a chi sta dietro agli sportelli dei nostri Comuni. E il nostro Sindacato registrando queste situazioni intende assistere per quanto è possibile i lavoratori» .
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Il Gazzettino