Aerei perduti risolve il giallo di Argenta

Aerei perduti risolve il giallo di Argenta
LA STORIAROVIGO L'associazione Aerei perduti Polesine svela il mistero legato al caccia alleato precipitato a Fiorana di Argenta (Ferrara) e da due anni oggetto di vani tentativi...

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LA STORIA
ROVIGO L'associazione Aerei perduti Polesine svela il mistero legato al caccia alleato precipitato a Fiorana di Argenta (Ferrara) e da due anni oggetto di vani tentativi di recupero.

Come detto, da due anni si cerca di estrarre dalla terra quel che rimane di un caccia inglese precipitato durante la Seconda guerra mondiale, azione mirata a identificare l'aereo. Ciò nonostante, l'associazione polesana di storici dell'aviazione ha individuato di quale aereo si tratti e chi lo pilotava. Questo grazie alle conoscenze nate dalle competenze storico-archivistiche, da oltre 20 anni di studi e di ricerche, e dalla comparazione di dati sia provenienti dai database Royal Air Forc,e sia da quelli archivistici legati al nostro territorio.
SALTO NEL TEMPO
Il caccia ora ha un nome, ma è meglio seguirne la storia. Era il 20 aprile 1945 quando dodici Spitfire del 111. squadrone Royal Air Force decollarono alle 9.20 dall'aeroporto di Punta Marina-Marina di Ravenna, per bombardare un ponte di barche tra Passosegni e Santa Maria Codifiume. I cacciabombardieri inglesi giunsero sull'obiettivo alle 9.40 e iniziarono un bombardamento in picchiata che da 7.000 piedi, doveva chiudersi a 2.000 (da 2100 metri a 600). L'azione fu efficace e il ponte fu dichiarato distrutto. Gli Spitfire furono contrastati dalla contraerea tedesca e un aereo venne colpito, ma non precipitò. Il pilota inglese riuscì a mantenere il controllo del velivolo fino ad Argenta, quando fu costretto ad abbandonare il caccia lanciandosi con il paracadute. Si trattava del sergente Lord: atterrò a circa 3,5 miglia est di Argenta e riuscì a ritornare incolume alla base.
Dal diario operativo inglese l'associazione sa che l'attacco venne condotto dal leader del 111. squadrone, Farrow. Dodici cacciabombardieri inglesi decollarono per raggiungere e bombardare un ponte di barche sul fiume Reno. In tale occasione il sergente Lord, giovane di anni ed esperienza operativa, venne notato per il suo atteggiamento estremamente responsabile: fu segnalato per essersi comportato come un veterano per la condotta sia durante il dive bomb sia per essere stato in grado di condurre il suo aereo colpito il più lontano possibile dalla linea del fronte. In quei giorni Argenta era già stata liberata. Lord toccò terra con il suo paracadute in una zona allagata a est di Argenta, gonfiò il gommone sul quale rimase sino all'arrivo dei soccorsi portati da una squadra della polizia militare.

Il sergente Lord era giunto nel 111. squadrone il 7 aprile 1945. Aveva svolto il primo volo pratico il 9 aprile e la sua prima azione di guerra il 10 aprile. Quando venne abbattuto era alla dodicesima missione. La sua ultima azione operativa fu il 30 aprile 1945 su Udine: la guerra finì dopo due giorni.
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Il Gazzettino