Sarah è moglie di un ufficiale dell'esercito israeliano e lavora in un bar di Gerusalemme. Di giorno Saleem, che è palestinese, porta le consegne e scambia qualche parola con...
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Ispirato a una storia vera, Sarah & Saleem Là dove nulla è possibile (l'aggiunta al titolo è del tutto ininfluente), coniuga, in uno scandaglio morale rilevante, la questione privata del tradimento con quella pubblica e sociale, mostrando come un insignificante fatto possa sconvolgere le vite delle persone e come esso possa diventare un problema incontrollabile, nella dimensione aspra di una città fortemente conflittuale, chiedendosi quanto si sia disposti a proclamare la verità, anche a costo di esserne totalmente penalizzati.
Muayad Alayan porta una storia banale di adulterio in un groviglio da intrigo politico e spionaggio, che finisce per travolgere due personaggi qualsiasi, che cercavano soltanto un'evasione, dimostrando come un terreno minato costantemente dall'odio riesca a condizionare ogni gesto quotidiano. Scritto dal fratello del regista Rami, con sensibilità notevole anche verso i personaggi a lato, il film disegna un percorso realistico all'interno di contrapposizioni che si riverberano costantemente, dove il sospetto prende il sopravvento e le donne restano comunque con coraggio il motore della vita. Se convincenti sono le prove attoriali, il clima sempre più angosciante esalta un racconto dove vive la forza e la necessità di superare i muri che separano gli opposti, anche con azioni tutt'altro che innocenti.
Adriano De Grandis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino