ADRIA Se, come sembra molto probabile, il nuovo sindaco di Adria sarà deciso,

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ADRIASe, come sembra molto probabile, il nuovo sindaco di Adria sarà deciso, tra due settimane, dal ballottaggio, la candidata del Movimento 5 Stelle, Elena Suman (nella foto),...

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ADRIA
Se, come sembra molto probabile, il nuovo sindaco di Adria sarà deciso, tra due settimane, dal ballottaggio, la candidata del Movimento 5 Stelle, Elena Suman (nella foto), potrebbe essere una figura decisiva. Sulla carta, infatti, potrebbe aspirare proprio a uno dei due posti in palio e, se non fosse così, potrebbe disporre di un consistente pacchetto di voti con cui far pendere l'ago della bilancia nella direzione voluta. Ma lei stessa dice che non sarà quello il suo ruolo. «Nessun apparentamento, questa è la regola del Movimento».

Ciò non toglie, ovviamente, che ci possano essere convergenze politiche che, però, sono tutte da definire. Per ora la Suman preferisce ribadire, anche per il futuro, la linea che l'ha ispirata nella campagna elettorale. «Ho cercato dice di mettere in evidenza quelli che ritengo i temi importanti per la Città, in particolare la tutela dell'ambiente, legata, inevitabilmente, al turismo. Ho cercato di evidenziare i danni prodotti da un certo modo di fare politica. Qualunque sia il risultato di questa competizione elettorale, continuerò a farlo».
La lotta contro la «politica marcia» è la, per certi versi simile, parola d'ordine di Giorgia Furlanetto (Fratelli d'Italia e Adria Domani). «C'è un sistema di potere a livello provinciale di cui il caso Coimpo è solo una ramificazione. Mi accusano di aver lucrato su quei quattro morti, ma io non ho mai menzionato quell'incidente che, per quanto tragico, resta un incidente. Io ho puntato il dito contro un certo atteggiamento di compiacimento e favore verso un'azienda che operava in maniera irregolare. E non è neppure vero che abbia parlato solo di quello. In 11 incontri organizzati in campagna elettorale, a parte due tematici, su legalità e sicurezza (uno) e sullo sport (il secondo), in tutti gli altri ho illustrato il mio programma in dieci punti: cose semplici che si possono fare, che si devono fare per rilanciare la Città. Spero che gli adriesi mi abbiano capito, anche perché ho fatto molti sforzi per superare la cortina di scarsa informazione che, mi sono resa conto, copriva l'opinione pubblica».
Allearsi con altri, per il ballottaggio, non è argomento che interessi la candidata. «Se avessi voluto ottenere qualche vantaggio, qualche posto, avrei già fatto l'alleanza al primo turno. Comunque vada, continuerò con le mie idee».

Più possibilista degli altri due è Piermarino Veronese (Adria Domani). Anche lui di area Fratelli d'Italia, ma in rotta di collisione con la Furlanetto («mi ha fatto la campagna contro» dice lei). «Non credo che andrò al ballottaggio» dice Veronese, anche perché la sua campagna elettorale è stata condotta con mezzi minimi, spiega. «Uno sponsor che mi ha dato venti euro per offrire uno spritz ai miei sostenitori e mille euro per manifesti e volantini. Se qualcuno mi rimborsa le spese, potrei unirmi a lui/lei (ride, ndr). Scherzi a parte, vedo solo l'alleanza con il centro destra della Beltrame, come mia prospettiva al ballottaggio».
Diego Degan
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Il Gazzettino