Adescava ragazzine online: arrestato

Adescava ragazzine online: arrestato
È accusato di aver creato un apposito profilo Instagram che usava per adescare ragazzine. È stato un papà, insospettito da quell'insolito contatto trovato sul cellulare della...

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È accusato di aver creato un apposito profilo Instagram che usava per adescare ragazzine. È stato un papà, insospettito da quell'insolito contatto trovato sul cellulare della figlia di 10 anni, a rivolgersi alla polizia postale di Imperia, dove risiede, per capire di cosa si trattasse. E da lì sono partite le indagini. Gli investigatori, grazie alle intercettazioni informatiche e telefoniche, sono risaliti a un quarantenne padovano. Ieri è finito in manette Sergio Bortolami, insospettabile, magazziniere in un grosso gruppo industriale con sede in città e saltuariamente speaker a Radio Vicenza. All'indagine ha collaborato il compartimento della Polizia postale del Veneto.

Il quarantenne è stato arrestato in flagranza nella sua casa, nel centro città, per detenzione e scambio di materiale pedopornografico. A suo carico la Procura di Genova ha emesso un decreto di perquisizione che ha portato al sequestro di numerosi supporti informatici e del profilo social utilizzato per le attività illecite. In un computer la polizia postale ha trovato un'enorme quantità di materiale pedopornografico, a quanto pare diligentemente catalogato. Sembra siano addirittura oltre 20 mila le foto e i filmati custoditi dal magazziniere. Aveva creato anche un profilo dedicato su Facebook.
Stando alle indagini, particolarmente complesse e articolate, tramite il suo profilo Instagram, l'uomo avrebbe contattato molte ragazze, per la maggior parte minorenni. È proprio grazie al profilo che la polizia ha ricostruito la sua identità riuscendo a individuarlo. La bambina di Imperia, è stato accertato, era convinta di avere a che fare con un coetaneo. Il magazziniere avrebbe dunque dissimulato la propria indentità per non destare sospetti. Determinante in questo caso il ruolo del padre che ha tenuto sempre sotto controllo i contatti online della figlia e non ha esitato a rivolgersi alla polizia postale quando si è reso conto che qualcosa gli sfuggiva.

Le indagini sarebbero solo all'inizio. Gli investigatori dovranno infatti vagliare la notevole quantità di materiale sequestrato per verificare se ci fossero altri minori potenziali vittime dell'arrestato. Purtroppo i minori possono essere una facile preda dell'adescamento e della pedofilia online. La polizia postale, che svolge anche un'opera di sensibilizzazione nelle scuole per mettere in guardia genitori e docenti, invita a mantenere sempre alta l'attenzione nei confronti dei propri figli e dei propri alunni.
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Il Gazzettino