Il Consiglio di Stato ha ritenuto «illegittimi» «per incompetenza» i decreti dei prefetti che nel 2014 hanno annullato gli atti con cui i sindaci di Udine e Milano avevano...
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La Terza sezione, come si legge nella sentenza che riguarda il caso udinese delle nozze di Adele Palmeri e Ingrid Owens, contratte in Sudafrica e registrate dal sindaco Furio Honsell nel registro dei matrimoni di Udine il 30 settembre 2014, accogliendo uno dei motivi dell'appellante (che aveva in parte impugnato, come anche il ministero, la sentenza del Tar Fvg del 2015) ha stabilito che «il Tar si sarebbe dovuto pronunciare unicamente sulla legittimità degli atti del ministero dell'Interno formalmente impugnati e non anche sulla questione sostanziale - di per sé irrilevante nel giudizio - se il sindaco abbia potuto disporre la trascrizione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all'estero». Nell'accogliere in parte (in parte l'ha dichiarato inammissibile) l'appello di Palmeri, rappresentata dai legali Luisa Torchia, Maria Stefania Masini e Mario di Carlo, il Consiglio di Stato ha stabilito che «la sentenza impugnata va riformata nella parte in cui essa ha considerato illegittimo l'atto del sindaco di Udine». Poiché l'atto di Honsell «ha riconseguito efficacia», «non si possono considerare tutelabili in questa sede - non potendosi affermare principi in via astratta - né l'interesse dell'appellata all'accertamento della sostanziale legittimità del medesimo atto sindacale, né l'interesse delle Amministrazioni statali - al contrario - della sostanziale illegittimità del medesimo atto». Il Consiglio di Stato ha deciso quindi per la «parziale riforma» della sentenza del Tar, «con modifica della sua motivazione», confermando «unicamente le statuizioni» con cui ha annullato «per violazione di legge la circolare ministeriale del 7 ottobre 2014 (nella parte in cui ha rilevato che sussiste il potere dei prefetti di annullare gli atti emessi dagli ufficiali di stato civile) nonché, per incompetenza, il provvedimento» del prefetto di Udine. «Abbiamo vinto - commentava ieri pomeriggio Palmeri da Bruxelles -, dopo una battaglia legale iniziata nel 2014. Sono molto contenta. Non cambia niente nella mia vita, ma moralmente è una bella sensazione. Purtroppo è il primo Natale che non faccio a Udine in tanti anni, ma non importa, festeggeremo presto anche in Friuli: sicuramente andremo a trovare Honsell». Adele ha un altro sogno: «Vorrei che ora ci sposasse Honsell, ma ancora non gliel'ho chiesto. Sarebbe solo un atto simbolico, ma nella mia Udine: è importante». Quanto alla coppia di uomini udinesi, diventati padri di due gemelli negli States, Adele si dice «molto molto felice e molto commossa per loro: so che ci tenevano moltissimo».
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Il Gazzettino