Avrebbe compiuto 76 anni proprio ieri, ma il suo cuore ha cessato di battere nella tarda serata di mercoledì. La morte di Pierantonio Locatelli lascia un grande vuoto non solo...
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Con i fratelli Aldo (vive a Porcia) e Luciano (abita invece a Udine), Pierantonio è stato l'erede del grande capitano d'impresa Giulio Locatelli, fondatore della Ceramica Scala prima e del gruppo Eco dopo. Una famiglia di imprenditori che ha fortemente caratterizzato lo sviluppo industriale del territorio: il padre Giulio è stato - con Lino Zanussi e Luciano Savio, come testimoniano i busti inaugurati un paio di anni fa davanti all'istituto scolastico Kennedy - uno dei capitani d'industria nel boom economico pordenonese.
Alla morte del padre, alla fine degli anni Ottanta, erano stati proprio i tre figli a portare avanti le attività imprenditoriali della famiglia. Proprietaria, tra l'altro, anche della Rhoss di Codroipo e della Eco di Pocenia e San vito: entrambe le aziende sono state cedute nel 1999. In seguito la famiglia ha diversificato le proprie attività nell'ambito dell'industria ma anche dell'agricoltura: attività oggi in parte in mano alla terza generazione.
A fianco della quale Pierantonio è rimasto continuando ad andare in ufficio - fino a che le condizioni glielo hanno permesso - ogni mattina. Da imprenditore tutto d'un pezzo. La sua passione per l'impresa e per gli affari è sempre stata accompagnata da un sincero e schietto impegno solidaristico. Pierantonio Locatelli viene ricordato come un industriale dall'animo gentile e generoso: con i fratelli Aldo e Luciano volle donare e terreni in via Tiro a Segno dove, dal 1994, è attivo il Centro Anfass, dedicato alla memoria del padre Giulio, per l'assistenza ai disabili gravi e alle loro famiglie. Il funerale è previsto per domani alle 15 nella chiesa del Sacro Cuore: saranno in molti a stringersi attorno alla storica famiglia che, sempre con discrezione, ha lasciato un segno prezioso.
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Il Gazzettino