TREVISO - (P. Cal.) «Andate a vedere le sue opere esposte a San Liberale. Toccatele e sarà come abbracciare ancora una volta il maestro». E qui Luciano Franchin, assessore...
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La grande chiesa di Santa Maria del Rovere è piena quando, alle 10 in punto, arriva il feretro. Ad attenderlo sul sagrato don Adelino Bortoluzzi e don Giovanni Lemesin, per tanti anni rettore del Pio X e grande amico dell'artista. E a seguire in silenzio la bara anche tanti nomi noti della cultura e della politica cittadina: l'ex direttore dei musei civici Eugenio Manzato, gli storici Ernesto Brunetta e Ivano Sartor, gli architetti Toni Follina e Giorgio Fatin, il pittore Gianni Piva. E poi Carla Pinarello e anche Alda Boscaro, ex assessore di Montebelluna e moglie dell'ex presidente di Veneto Banca Flavio Trinca. Don Adelino ha tratteggiato la figura di Benetton con riferimenti profondi: «A consacrarlo sono state le opere che hanno reso bella la nostra città, ci ha aiutato a guardare il cielo e oltre». Poi è toccato a don Giovanni Lemelin: «La sua opera continuerà. Simon non ci ha detto addio, ma arrivederci».(((caliap))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino