Addio a Remix, era un grande dell'arte

Addio a Remix, era un grande dell'arte
Gli amici, con cui ha creato performance geniali e che conservano nelle proprie case le sue opere, stentano a crederci. Ma ieri Renato Trevisan, in arte Remix, dj e artista...

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Gli amici, con cui ha creato performance geniali e che conservano nelle proprie case le sue opere, stentano a crederci. Ma ieri Renato Trevisan, in arte Remix, dj e artista figurativo, è scomparso a 62 anni. Vinto da un tumore alla gola contro il quale combatteva da anni. A salutarlo per tutti e dare la triste notizia un altro fiol della piazza come lui, Beppe Mora. Era uno dei suoi migliori amici. Lui, Mora e Ricky Bizzarro erano stata un triade interessante in gioventù: «Sono stato a trovarlo il 5 maggio - racconta Mora - Renato nelle ultime settimane era sedato, ma cosciente. Rispondeva a monosillabi. Soprattutto scriveva pensieri. Con lui l'ex compagna, che gli è stata a fianco fino alla fine». Non tutti potevano avvicinarlo, però: «Aveva estremo pudore del suo stato, non voleva che in molti lo vedessero soffrire». Viveva solo nella sua casa in Cae de Oro, dietro a piazza Pio X, e lascia una sorella, Antonella, e la madre 92enne.

Renato Trevisan era stato un brillante studente all'Accademia di Belle arti di Venezia, allievo di Vedova. Aveva poi iniziato a lavorare come insegnante di discipline artistiche; un girone dantesco di supplenze terminato da pochi anni col sospirato ruolo in un istituto a Pordenone. L'altra anima era quella musicale: appassionato cultore di musica, soprattutto pop, si era fatto conoscere come dj al Magic Bus di Marcon col nome d'arte di Remix. Con Mora aveva anche formato un duo, i Tremor (Trevisan e Mora) di cui dovrebbe esistere ancora un introvabile demo. «Il suo entusiasmo, le sue qualità di persona e artista, come la dignità in un mare di sofferenza, la dicono lunga sullo spessore dell'animo dell'uomo» commenta ancora il vignettista trevigiano. Sul versante artistico, seguiva le avanguardie pittoriche, molto attento a mostre e vernissage. Le sue opere sono in molte collezioni private trevigiane, ma anche nei locali del centro storico. Un suo quadro, ad esempio, è esposto all'Osteria Ponte Dante.
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Il Gazzettino