Addio a Gino Collet pilastro della Pievigina

Addio a Gino Collet pilastro della Pievigina
PIEVE DI SOLIGOAvrebbe compiuto 94 anni il prossimo febbraio Gino Collet, da sempre una delle colonne portanti del calcio pievigino, ed i suoi familiari stavano già preparando...

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PIEVE DI SOLIGO
Avrebbe compiuto 94 anni il prossimo febbraio Gino Collet, da sempre una delle colonne portanti del calcio pievigino, ed i suoi familiari stavano già preparando per lui una grande festa. Purtroppo un destino avverso se lo è portato via proprio ieri mattina. Gino era una persona molto conosciuta e stimata non soltanto a Pieve di Soligo, dove da sempre risiedeva con la famiglia, ma in tutto il Quartier del Piave e vallata. Un uomo molto legato alla famiglia, al punto che, ha assistito insieme al figlio Sergio, per quasi 13 anni, la moglie malata di Alzheimer e morta tre mesi fa, con una dedizione ed un amore indescrivibile. Gino, soprattutto negli anni della sua giovinezza, non ha avuto una vita facile. Partito militare a 19 anni e fatto prigioniero durante la guerra, fu deportato prima in Polonia e poi in Germania. Un'esperienza spaventosa che non disdegnava di raccontare alle scolaresche dei vari istituti trevigiani, cercando di portare alla luce delle realtà che oggi come non mai, la storia sembra essersi dimenticata. Dopo la prigionia, ritornato in Italia, aveva iniziato a dedicare parte del suo tempo libero allo sport, e soprattutto al calcio, con A.C. Pievigina, la prima squadra di calcio di Pieve di Soligo, della quale negli anni, ha avuto un ruolo di presidente, allenatore ed anche accompagnatore degli atleti, ottenendo diversi riconoscimenti, tra i quali anche quello del Lions. La sua morte ha lasciato un grande dolore ed un vuoto incolmabile, in modo particolare sul suo unico figlio Sergio, la nuora Vilma e i due amati nipoti Tommaso e Chiara. I funerali si terranno mercoledì 24 alle 15.00 presso il duomo di Pieve di Soligo, mentre il rosario verrà celebrato domani sera (23 gennaio) sempre presso il duomo di Pieve di Soligo.

Diego Berti
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Il Gazzettino