Addio a Franco Tonolo pasticcere di San Pantalon Una vita dedicata ai dolci

Addio a Franco Tonolo pasticcere di San Pantalon Una vita dedicata ai dolci
Ieri, alle 5 del mattino, nella sua casa a San Pantalon, è spirato...

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Ieri, alle 5 del mattino, nella sua casa a San Pantalon, è spirato dopo lunga malattia, Franco Tonolo, 80 anni, titolare della pasticceria che porta il suo cognome. I Tonolo artigiani dolciari, provenienti dal miranese, ebbero origine con il fondatore: il trisavolo Giuseppe, che nel 1909, a Parigi, vinse il primo premio per la miglior focaccia, un dolce tipico ricoperto di mandorle e zucchero a velo; la ricetta è unica ed originale, tanto che ricevette un attestato di stima dal Re Vittorio Emanuele II, incantato dalla maestria dimostrata nella realizzazione. Da allora, la ricetta è rimasta un segreto e patrimonio della famiglia Tonolo e l'immagine di quella medaglia parigina permane impressa su tutte le confezioni prodotte. Il negozio del quale Franco è stato per lunghi anni titolare, in calle San Pantalon, tra i Frari e campo Santa Margherita, è datato 1886, come riporta l'insegna. Fra tanti esercizi che scompaiono o cambiano merceologia è rimasto quasi come il simbolo dell'artigianato veneziano, dell'apprezzamento della clientela e della longevità commerciale. Una vita che Franco ha trascorso dietro il bancone o nel retro, il laboratorio, a sovrintendere la preparazione dei dolci. Appassionato di un mestiere difficile in una città difficile, spesso faticoso per gli orari e la mole di lavoro, ligio a quella tradizione familiare che ha sempre sentito di dover perseguire e trasmettere ai figli Giovanna e Francesco. «Ancora continuiamo con le vecchie ricette del nonno, che manteniamo segrete e patrimonio di famiglia, anche se le lavorazioni sono molto cambiate - diceva con orgoglio Franco, al compimento dei suoi 70 anni - produco solo dolci artigianali e la mia clientela è sempre affezionata per le particolari focacce e le brioches». Un luogo anche d'incontro, davanti all'aperitivo e ad un salatino, serviti dal personale sempre cortese. «Se ne va uno storico esercente veneziano - ha commentato Ernesto Pancin, direttore Aepe - spesso premiato nel corso della lunga carriera. Ha dato lustro alla nostra categoria con produzioni ad altissimo livello. Un uomo dedito al lavoro e alla famiglia, molto riservato. Ha resistito ai cambiamenti del tempo, tanto che nella zona esistevano altre due note pasticcerie: Campanini e Sorarù, oggi scomparse». E anche l'Ascom in una nota «Si stringe attornop alla famiglia, ricordando l'imprenditore». Franco lascia la moglie Giuliana e i due figli.

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Il Gazzettino