Auronzo e Voltago oggi si giocano la secessione. In Cadore e in Agordino cittadini alle urne per cercare di passare dal Veneto al confinante Trentino Alto Adige, quindi dalla...
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Febbrile è stata perciò in questi giorni di ultimi fuochi l'attività dei Comitati promotori che sono ricorsi al porta a porta per convincere una fetta che pare consistente di elettori indecisi vuoi per indifferenza, vuoi per rassegnazione, vuoi ancora perché convinti dell'inutilità della consultazione. In più Voltago deve fare i conti con la partecipazione o meno degli emigranti, quasi un quarto dell'intero corpo elettorale.
«Purtroppo - fa notare Francesca Larese Filon, principale animatrice del comitato auronzano - nella Val d'Ansiei il referendum, unificato con quello di Voltago, si svolge alla fine di agosto, mentre noi speravamo avvenisse in novembre. Quando cioè la gente non è presa dalle attività turistiche e commerciali e quindi più disposta a riflettere sulle ragioni della consultazione». Di qui l'appello a che si trovi il tempo per andare alle urne (Villapiccola, Villagrande e Reane) ed esprimere la propria opinione e, se non altro, raggiungere il quorum del 50 per cento necessario perché il referendum sia ritenuto valido.
Per ambedue i comitati difatti questa è l'occasione imperdibile per dare concretezza a tanti mugugni, per esprimere la volontà di un cambiamento radicale di direzione e di trovare una risposta aderente alle necessità di chi vive in montagna.(((giuseppinig))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino