«Accordo sindaco-prefetto» per i vigilantes nei quartieri

«Accordo sindaco-prefetto» per i vigilantes nei quartieri
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TREVISO - (Mf) La rapina di venerdì in viale Luzzatti è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per Mario Conte, consigliere del Carroccio eletto nella lista Gentilini, bisogna correre ai ripari il prima possibile schierando in città anche gli uomini degli istituti di vigilanza privata, attraverso un accordo tra il Comune, la Prefettura, le forze dell'ordine e gli stessi istituti.

Non un'iniziativa autogestita, come sta accadendo nei quartieri di Santa Bona e San Pelajo, dove gli abitanti si sono autotassati per avere le pattuglie che controllano il territorio. «Vivere sicuri è un diritto - mette in chiaro Conte - non condivido che, anche se per pochi euro, i cittadini si vedano costretti a farsi carico dei costi della loro sicurezza. Questo aspetto dovrebbe essere già ampiamente garantito dall'amministrazione pubblica».
Da qui la stoccata alla giunta Manildo. «Purtroppo abbiamo superato la fase di percezione dell'insicurezza. Ora il problema è sotto gli occhi di tutti - incalza il consigliere partendo dal caso della 65enne a cui venerdì è stata strappata la collana d'oro in pieno giorno - l'amministrazione non ha fatto nulla per alzare il livello di sicurezza.
Zero investimenti. Sale il rammarico per non aver attuato il protocollo "Mille occhi sulla città", che a detta del presidente Rosi era stato ben accolto dal tavolo di sicurezza tenutosi in Prefettura».

«Proponevo un protocollo d'intesa tra il Comune, la Prefettura, le forze dell'ordine e gli istituti di vigilanza privata per rendere più capillare l'azione di repressione e contrasto dei reati - conclude Conte - l'azione della vigilanza privata doveva puntare in particolare sulla presenza di persone sospette davanti a obiettivi sensibili come banche, uffici postali e supermercati, sulla sorveglianza di eventuale spaccio vicino alle scuole e nei giardini pubblici, sull'osservazione di atti vandalici, di bullismo e delinquenza giovanile». L'idea è rimasta in un cassetto. Ma adesso potrebbe ritornare buona. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino