BELLUNO - (A.Tr.) Nessun mea culpa, ma parliamone. Cisl Fp, Uil Fpl, Nursing Up e rsu chiedono un confronto con i vertici Usl: «L'accordo sulle progressioni orizzontali non va...
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La lettera è stata inviata nei giorni scorsi alla direzione dell'azienda sanitaria e torna su un tema che, nelle ultime settimane e tanto più dopo il referendum dei lavoratori indetto da Cgil, si è fatto bollente. L'esclusione degli infermieri di interi reparti dalle graduatorie delle promozioni ha infatti indotto Cgil a chiedere la revoca dell'accordo tra azienda e sindacati per rivedere i criteri e, soprattutto, il peso attribuito alle valutazioni di capi sala e primari. Ma Cisl, Uil, Nursing Up e rsu vanno oltre. Quel che è fatto è fatto, ora il gruppo vuole guardare al futuro. «Abbiamo ottenuto il meglio possibile prosegue Comacchio -, un accordo buono per centinaia di persone e con effetti distorsivi per 20 o 30 non può essere considerato un accordo mal fatto. La firma non si può ritirare e non vogliamo farlo, piuttosto vorremmo discutere e recuperare i casi penalizzati con un nuovo documento, per il 2017 2018. Sbagliato non era l'accordo, ma come sono state applicate le valutazioni, cosa che non dipendeva da noi». Per la Cgil, tuttavia, è una piccola vittoria. Perché la lettera inviata ai vertici «allo scopo di individuare possibili interventi correttivi» (come recita il documento) appare al sindacato come un'ammissione di colpa. «Ora abbiano il coraggio di ritirare la firma dichiara il segretario di Cgil Fp Gianluigi Della Giacoma e di sedersi a parlarne con l'amministrazione. L'azienda, da parte sua, blocchi subito i pagamenti delle progressioni».
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Il Gazzettino