NELL'EX CASERMA PADOVA È iniziata ieri mattina, davanti ai giudici del Tribunale collegiale, la prima udienza del processo al...
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PADOVA È iniziata ieri mattina, davanti ai giudici del Tribunale collegiale, la prima udienza del processo al migrante del Burkina Faso Alex Kindo di 34 anni accusato di tentato omicidio nei confronti della moglie nigeriana. La prossima udienza è stata fissata per il 26 novembre e nell'occasione saranno sentiti i teste chiamati dal pubblico ministero Roberto D'Angelo titolare delle indagini. L'africano, difeso dall'avocato Paola Porzio, dovrà dimostrare la sua innocenza. Quella sera del 25 luglio di due anni fa il migrante, ospite all'interno dell'ex caserma Prandina insieme alla moglie nigeriana allora ventinovenne, ha avuto una crisi di gelosia. In mezzo ad altri richiedenti asilo ha sferrato un paio di fendenti nell'addome della compagna e poi è scappato. La donna è stata trasportata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale civile, dove i medici le hanno salvato la vita dopo un lungo intervento chirurgico. Alex Kindo invece per una settimana è stato latitante fino a quando, dopo avere dormito sotto i ponti della città, ha deciso di consegnarsi alla polizia. «Ero geloso perchè ogni sera mia moglie usciva da sola dal centro e ho perso la testa». Nell'occasione l'africano è stato denunciato a piede libero.
M.A.
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Il Gazzettino