Accessibilità, l'esempio di Sacile scelto dalla Regione

Accessibilità, l'esempio di Sacile scelto dalla Regione
SACILESaranno i Comuni di Aquileia, Caneva e Sacile a ispirare le linee guida regionali per la stesura dei Peba, i Piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche. La...

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SACILE
Saranno i Comuni di Aquileia, Caneva e Sacile a ispirare le linee guida regionali per la stesura dei Peba, i Piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche. La scorsa settimana, sul tema dell'accessibilità e dell'inclusione si è tenuto un incontro in videoconferenza tra la Direzione Infrastrutture e Territorio della Regione e i Comuni di Aquileia, Caneva e Sacile, rappresentati rispettivamente dal sindaco Emanuele Zorino e dagli assessori all'Urbanistica Tiziano Feltrin e Anna Zanfrà.

«Ci siamo incontrati - racconta l'assessora Zanfrà - per condividere le esperienze che stiamo sviluppando nell'elaborazione dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche. Questa riunione ha fatto seguito a un primo incontro, tenutosi lo scorso 29 aprile, che è servito per condividere le prime esperienze».
Zanfrà spiega poi che la Regione ha voluto incontrare i tre comuni, costituendo un gruppo di lavoro per sviluppare la predisposizione delle linee guida inerenti i temi dell'accessibilità della città, degli spazi aperti, degli edifici e della mobilità sostenibile: «Sia noi che Caneva abbiamo già predisposto il Peba, Aquileia ci sta lavorando - aggiunge Zanfrà -; abbiamo condiviso con i tecnici della Regione gli elementi su cui abbiamo lavorato, suggerimenti, criticità, contributi che abbiamo ricevuto dai portatori d'interesse coinvolti. Tutti aspetti che saranno alla base di uno studio utile ad elaborare le linee guida metodologiche per la predisposizione dei Peba in Regione».
Il tema dell'accessibilità a Sacile è stato introdotto con un progetto avviato all'interno della Rete nazionale di Città sane e si è sviluppato in una prima fase di analisi del territorio, supportati dall'Azienda sanitaria della Bassa friulana, con l'architetto Carlo Zanin. Il percorso progettuale è terminato qualche anno fa. Si è così risposto all'obbligatorietà per i Comuni di adozione del Piano, previsto come prerequisito di accesso ai contributi regionali a sostegno degli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. «Dal confronto che abbiamo avuto - rimarca Zanfrà - è emerso che presto sarà attivata dalla Regione una linea contributiva volta a sostenere concretamente la predisposizione del Peba da parte dei Comuni e allo stesso tempo, con la stesura delle linee guida, si perseguirà l'omogeneità delle prassi e verrà garantita la qualità di questo strumento di programmazione. Per Sacile - conclude l'assessora - è stato un riconoscimento di quanto fatto negli ultimi dieci anni. Abbiamo presentato le motivazioni di carattere strategico che hanno spinto il Comune alla redazione del Piano, gli elementi alla base della scelta delle aree e dei percorsi, i soggetti coinvolti e il loro ruolo, dalle scuole alle associazioni, dai portatori d'interesse agli uffici comunali. Ma abbiamo anche illustrato quanto previsto nel monitoraggio delle azioni messe in campo e gli eventuali aggiornamenti nel tempo del Piano, come anche il rapporto che un Peba ha con gli altri strumenti urbanistici, che si è dimostrato molto stretto e diretto».

Francesco Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino