Accecava i top gun con il laser

Accecava i top gun con il laser
«Erano fastidiosi...». Così si è giustificato il giostraio di Aviano che da due settimane disturbava i top gun americani con un puntatore laser dal potente raggio verde. I...

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«Erano fastidiosi...». Così si è giustificato il giostraio di Aviano che da due settimane disturbava i top gun americani con un puntatore laser dal potente raggio verde. I carabinieri dell'aliquota del Radiomobile di Sacile lo hanno stanato martedì sera, verso le 19.30. Si era appostato nei campi di mais di San Martino di Campagna. Binocolo al collo e puntatore laser in mano, aspettava che gli F-16 decollassero dal "Pagliaro e Gori" per disturbare i piloti. Può sembrare uno scherzo banale, ma le conseguenze di un simile gesto possono essere disastrose perchè il pilota può avere problemi alla vista per qualche istante. Un aeroporto non è uno stadio, il laser non disturba un portiere che deve parare il calcio di rigore, ma un pilota che deve condurre un aereo. È per questo che C.C., 24 anni, di origine nomade, è stato denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti (da 1 a 5 anni di reclusione) e violazione della legge sulle armi (il puntatore laser può essere considerato un'arma impropria).

I carabinieri gli davano la caccia da sei mesi. La base Usaf aveva segnalato il problema e aveva stilato un protocollo con l'Arma: ogni volta che i piloti vengono colpiti dal laser, forniscono ai carabinieri le coordinate con la posizione del molestatore. Sulla base delle indicazioni, però, il raggio delle ricerche era sempre molto vasto. Troppo. Qualche tempo fa era stato individuato il presunto molestatore dei piloti in fase di atterraggio: il fascio di luce proveniva da un condominio di Cavolano. Ma poi l'attività di disturbo era cessata. Un mese fa il problema si è ripresentato. I top gun hanno indirizzato i carabinieri su San Martino di Campagna: il raggio si levava dai campi di mais verso il cielo ogni volta che un F16 decollava. Martedì, ricevuta la segnalazione, i carabinieri hanno deciso di circondare l'area e di percorrerla a piedi. C.C. non ha avuto scampo. Una volta sequestrata la sua roulotte sono poi spuntati un telescopio di grosse dimensioni e una bussola, sequestrati assieme al puntatore laser e ai binocoli che probabilmente servivano per mirare la cabina degli aerei.

I vertici della base Usaf erano molto preoccupati. Il raggio laser, nel momento in cui colpisce la cabina di pilotaggio, per via di un effetto specchio determina fastidiosi riflessi che fanno perdere concentrazione al pilota e gli impediscono di avere una visuale corretta. Il rischio, soprattutto in fase di atterraggio, è che si verifichi un incidente.
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Il Gazzettino