«Erano fastidiosi...». Così si è giustificato il giostraio di Aviano che da due settimane disturbava i top gun americani con un puntatore laser dal potente raggio verde. I...
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I carabinieri gli davano la caccia da sei mesi. La base Usaf aveva segnalato il problema e aveva stilato un protocollo con l'Arma: ogni volta che i piloti vengono colpiti dal laser, forniscono ai carabinieri le coordinate con la posizione del molestatore. Sulla base delle indicazioni, però, il raggio delle ricerche era sempre molto vasto. Troppo. Qualche tempo fa era stato individuato il presunto molestatore dei piloti in fase di atterraggio: il fascio di luce proveniva da un condominio di Cavolano. Ma poi l'attività di disturbo era cessata. Un mese fa il problema si è ripresentato. I top gun hanno indirizzato i carabinieri su San Martino di Campagna: il raggio si levava dai campi di mais verso il cielo ogni volta che un F16 decollava. Martedì, ricevuta la segnalazione, i carabinieri hanno deciso di circondare l'area e di percorrerla a piedi. C.C. non ha avuto scampo. Una volta sequestrata la sua roulotte sono poi spuntati un telescopio di grosse dimensioni e una bussola, sequestrati assieme al puntatore laser e ai binocoli che probabilmente servivano per mirare la cabina degli aerei.
I vertici della base Usaf erano molto preoccupati. Il raggio laser, nel momento in cui colpisce la cabina di pilotaggio, per via di un effetto specchio determina fastidiosi riflessi che fanno perdere concentrazione al pilota e gli impediscono di avere una visuale corretta. Il rischio, soprattutto in fase di atterraggio, è che si verifichi un incidente.
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Il Gazzettino