Alla sbarra per truffa aggravata legata alla professione di posteggiatori abusivi, ogni mattina continuano a prendere "servizio". E già, perchè non sono per nulla spaventati...
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I cinque nigeriani sono accusati di truffa aggravata in concorso, per avere indotto in errore i responsabili di una società partecipata del Comune. Usavano e usano sempre la stessa tecnica: chiedono i biglietti per la sosta ancora validi agli automobilisti in partenza e li rivendono a quelli in entrata. Così, per pochi euro, riescono a procurarsi un ingiusto profitto. Di fatto riciclano i ticket orari non ancora scaduti. A incastrarli è stata la denuncia del responsabile della divisione parcheggi di Aps opere e servizi. Alla segnalazione sono seguiti i controlli della polizia municipale, che per giorni ha osservato le azioni dei posteggiatori abusivi in via Ospedale Civile. In particolare tra i mesi di maggio e giugno dell'anno scorso, gli agenti comunali hanno assistito alle trattative con gli automobilisti.
Il 28 giugno, sempre del 2013, i vigili urbani hanno organizzato il blitz. Erano le 9 del mattino quando hanno sorpreso gli africani mentre hanno aiutato una donna a posteggiare, quindi le hanno passato un biglietto riciclato e le hanno chiesto un euro e 50 centesimi. Tutto è stato registrato dai poliziotti municipali. L'automobilista è stata identificata e ha testimoniato quanto è avvenuto. Mentre i nigeriani, oltre a essere stati identificati, sono stati perquisiti e in tasca avevano diversi soldi. Il pubblico ministero Vartan Giacomelli, titolare delle indagini, nella sua richiesta di rinvio a giudizio per il fenomeno dei posteggiatori abusivi ha sottolineato i concetti di allarme sociale e meccanismo collaudato. In particolare ha posto l'attenzione sul fatto che i nigeriani si erano posizionati in via Ospedale da oltre un anno e che diventavano petulanti e con atteggiamento pressante soprattutto nei confronti degli automobilisti anziani o comunque non in grado di reagire. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino